Alle 17.55 esplode la festa.
Una festa sobria, senza eccessi ma piena di gioia e sorrisi. Il Gela è in serie D e per una domenica la città dimentica i suoi problemi e gode. Gode tantissimo. Sul campo i ragazzi di Brucculeri non tradiscono. Troppo fragile il Cus Palermo per poter rovinare la festa del Gela. Alle 15 allo stadio Presti ci sono già 2000 tifosi. E sono tutti colorati di biancazzurro. Che sia una sciarpa, o le 200 bandiere donate dalla tabaccheria Floridia o la vecchia maglietta del 2006. Il biancazzurro è il colore dominante. La curva Boscaglia è uno spettacolo. Sono migliaia, uniti in unico abbraccio. Saltano, cantano….
Quelli del Cus appaiono smarriti. Per loro piovono fischi. Per il resto applausi. Alle 15,30 il Presti è una bolgia. L’entusiasmo contagioso. Ci sono oltre 300 tifosi niscemesi. La festa è anche loro. E poi mogli, madri e parenti di giocatori. C’è Daniela, moglie di Maurizio Nassi. Anche i piccoli indossano la maglietta biancazzurra, come quella della piccola Bonaffini. E poi la famiglia Tuccio. Allo stadio torna anche la moglie del presidente, Ernesta, con i figli Marco ed Elena. C’è Francesco, figlio di Carmelo Tuccio. Lo abbraccia spesso Angelo. La promozione è anche per lui. E poi tanti tifosi che non si vedevano da 5-6 anni allo stadio. Ci sono tanti ex. Abbiamo rivisto Maurizio Rizzari, Nazareno Scopelliti, Peppe Misiti e tanti altri.
No, proprio il Cus non poteva rovinare la festa. Segna lui, Nassi, e viene travolto dai compagni. Raddoppia Mincica: 2-0. E’ apoteosi. Il secondo tempo trascorre tranquillo. Tris di Alma ! Nassi vuole vincere il titolo di cannoniere. Segna anche con mezza gamba fuori uso: 4-0 e 19 gol senza calci di rigore. Poi salta insieme ai tifosi mentre in campo si gioca ancora.
Ed al triplice fischio finale il nostro sguardo va in tribuna. Angelo Tuccio si commuove. Nasconde la gioia sotto quei Rayban scuri. Viene travolto dall’abbraccio intenso di moglie e figli. E poi quello con Francesco, Lucio Antona ed Egidio Alma, Franco Giordano.
Questa è la vittoria di Emanuele Svizzero Alabiso, di Carmelo Tuccio, di Angelo Gambuto, di Peppe Alabiso, della mamma del mister Brucculeri. Persone che amavano questi colori o i loro cari, come Enzo Cannizzaro e Totò Brucculeri. Il resto è solo festa. Sobria, semplice ma carica di emozioni.
Noi ci abbiamo creduto quando seguivamo la squadra a Vizzini o Barrafranca. Perché la passione non può avere categorie. Oggi saliamo tutti sul carro dei vincitori. E’ il giorno della festa. Forza Gela e forza gelesi! GUARDA LA FOTOGALLERY http://www.quotidianodigela.it/qdg-gallery.html