Gela. Lunghi periodi di depressione, con l’intervento dei responsabili del servizio di salute mentale dell’Asp, avrebbero reso molto fragile la psiche del trentacinquenne Fabio Smorta.
Per questa ragione, il suo legale di fiducia, l’avvocato Nicoletta Cauchi, ha chiesto la revoca della misura di custodia cautelare in carcere imposta all’uomo con le accuse di maltratamenti ai danni della compagna e d’estorsione nei confronti del padre.
Il trentacinquenne, comparso davanti al giudice delle indagini preliminari Alberto Leone per essere sentito nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere di contrada Balate, ha scelto di non rispondere alle domande del magistrato.
L’avvocato Cauchi, però, ha presentato una serie di documenti sanitari che ne accerterebbero il precario stato psichico. Per questa ragione, il legale ha chiesto l’applicazione di una misura alternativa al carcere. Adesso, il giudice Leone valuterà questi nuovi elementi. Fabio Smorta, due giorni fa, è stato arrestato dai carabinieri del reparto territoriale. L’uomo, in ogni caso, si sarebbe riappacificato sia con la compagna che con alcuni familiari.