Gela. In due hanno patteggiato dopo il coinvolgimento nell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza, coordinata dalla procura locale. Salvatore Costa e Cristofer Schembri erano accusati di diversi episodi di spaccio di droga, soprattutto in centro storico. Tre anni a Costa (difeso dal legale Angelo Cafa’) e quattro anni per Schembri (rappresentato dall’avvocato Flavio Sinatra). L’attività di spaccio ricostruita dagli inquirenti era costante, con introiti consistenti. Rispetto alla posizione di Costa, è stata stabilita la pena sostitutiva dei lavori di pubblica utilità (lascia il carcere).
Nella stessa inchiesta fu monitorata la posizione di un altro giovane, Arnaldo Peritore. Per lui, al termine del rito abbreviato, è stata decisa la condanna a quattro anni e due mesi di detenzione. Anche in questo caso, erano decine gli episodi di spaccio ricostruiti dagli investigatori. I tre, insieme ad alcuni minori, furono seguiti per alcuni mesi. La base di riferimento era proprio quella del centro storico. Peritore è difeso dal legale Cristina Alfieri.
