Gela. Sulle richieste di riti alternativi e di eventuali patteggiamenti, il gup Francesca Pulvirenti si esprimerà il prossimo gennaio. Gli imputati sono quelli coinvolti nell’inchiesta antidroga “Smart working”. Per gli investigatori, le basi dello spaccio erano nelle abitazioni di Francesco Scicolone e Giacomo Tumminelli. L’attività non si sarebbe fermata neppure durante l’emergenza Covid, consentendo notevoli guadagni.
In udienza preliminare, le contestazioni dei pm della procura toccano inoltre Giovanni Bonelli, Marco Ferrigno e Salvatore Azzarelli. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Davide Limoncello, Rosario Prudenti e Cristina Alfieri.