Gela. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I tre indagati nell’inchiesta antidroga, coordinata dai pm della procura ed eseguita dai militari della guardia di finanza, questa mattina si sono presentati davanti al gip del tribunale. Paolo Vitellaro, Rocchina Meroni e Francesco Scicolone hanno optato per il silenzio. Sono difesi dal legale Rosario Prudenti. Secondo gli investigatori, Vitellaro e Meroni avrebbero avuto un ruolo attivo nello spaccio di droga in città, soprattutto cocaina. I profitti sarebbero stati ingenti. I militari della guardia di finanza hanno concentrato l’attività in un periodo a cavallo tra lo scorso anno e quello in corso.
Vitellaro e Meroni sono attualmente ristretti in carcere, proprio a seguito del blitz. Per Scicolone, a sua volta con diversi precedenti per droga, è invece stato emesso l’obbligo di dimora ma era già detenuto per altre vicende. A lui viene contestata un’ipotesi di estorsione. La difesa dei tre indagati si rivolgerà al riesame. La procura ha ribadito le contestazioni e la necessità delle misure restrittive.