Gela. Secondo i pm della procura avrebbero gestito un giro di spaccio di droga, soprattutto concentrato nella zona del centro storico. Le telecamere installate dagli agenti del commissariato in via Abela avrebbero più volte ripreso la cessione delle dosi, dai pusher ai tanti clienti. Due degli imputati, ovvero il presunto capo Benito Peritore e Carmelo Nicastro, sono stati sentiti questa mattina dal giudice dell’udienza preliminare Marica Marino. Avrebbero fatto riferimento ad alcuni aspetti che riguardano le loro posizioni e le accuse che gli vengono mosse nell’inchiesta “Supermarket”. L’esame, dopo la scelta del rito abbreviato, è stato chiesto dai legali che li rappresentano, gli avvocati Carmelo Tuccio e Giovanna Zappulla. Dal gup, sono inoltre Alberto Drogo, Concetta Liardo, Elisea Peritore, Michael Caci, Calogero Peritore e Antonino Raitano. Nell’inchiesta sono stati coinvolti anche Giovanni Nastasi, Enrico Nastasi e Massimo Terlati.
Alcuni di loro, tramite i legali, potrebbero decidere di non accedere a riti alternativi. La base logistica sarebbe sempre stata in via Abela, nel cuore del centro storico, dove vive la famiglia del quarantatreenne Benito Peritore. Le richieste del pm Luigi Lo Valvo potrebbero arrivare alla prossima udienza, fissata tra una settimana. Gli imputati sono difesi inoltre dagli avvocati Giovanni Bellino, Cristina Alfieri, Giacomo Ventura e Dionisio Nastasi.