Droga dall’estero, presunto traffico gestito dal clan: Rinzivillo dal gup dopo “Cleandro”

 
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Gela. Ha già subito pesanti condanne, ancora non definitive, perché ritenuto a capo del nuovo corso del gruppo mafioso dei Rinzivillo. Nei prossimi giorni, il sessantenne Salvatore Rinzivillo, dovrà rispondere a nuove contestazioni, davanti al gup del tribunale di Caltanissetta. Ha scelto il giudizio abbreviato, dopo il coinvolgimento nell’inchiesta “Cleandro”, una delle tante diramazioni investigative dell’indagine madre, ribattezzata “Extra fines”. Altri coinvolti, sono già a giudizio per gli stessi fatti, ma davanti al collegio penale del tribunale di Gela. La difesa di quello che viene considerato il nuovo reggente del clan, sostenuta dall’avvocato Roberto Afeltra, ha deciso di avvalersi del giudizio abbreviato. L’udienza si sarebbe dovuta tenere ad inizio mese, ma è slittata a causa delle restrizioni imposte per l’emergenza Coronavirus. Secondo gli investigatori, Rinzivillo avrebbe coordinato un vasto traffico di droga, servendosi di diversi canali, anche internazionali.

La base di riferimento sarebbe stata in territorio tedesco, dove il clan pare potesse contare sulla disponibilità di uomini vicini alla famiglia e di alcuni agrigentini, da tempo residenti in Germania. Nella stessa indagine sono stati coinvolti Riccardo Ferracane, Ivano Martorana, Paolo Rosa, Giuseppe Cassaro, Mario Cassaro, Nicola Gueli, Salvatore Gueli, Vincenzo Spiteri, Gabriele Spiteri e Francesco Doddo.

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