Gela. Sono state depositate le motivazioni della sentenza che, a gennaio, ha imposto ventidue anni e due mesi di reclusione al sessantenne Salvatore Rinzivillo. Oltre seicento pagine, con le quali il gup del tribunale di Caltanissetta Santi Bologna ha ricostruito il traffico internazionale di droga, che sarebbe stato organizzato e gestito proprio da Rinzivillo e dai suoi contatti di riferimento. Fatti che gli investigatori e i pm dell’antimafia di Caltanissetta e Roma fecero confluire nell’inchiesta “Cleandro”, una delle costole dell’indagine madre “Extra fines”. Il gup ha disposto inoltre diciotto anni di reclusione per Ivano Martorana e dodici anni per Paolo Rosa. Secondo le accuse, Rinzivillo avrebbe avuto rapporti diretti anche con alcuni agrigentini, da tempo trapiantati in Germania. Nove anni di reclusione sono stati imposti a Salvatore Gueli e Nicola Gueli, assolti però dal reato di associazione mafiosa. Quattro anni sono stati decisi per Mario Cassaro, anche in questo caso escludendo l’aggravante mafiosa. Gli imputati hanno scelto il rito abbreviato, mentre altri presunti complici si trovano attualmente a giudizio, davanti al collegio penale del tribunale di Gela. Il gup ha confermato, nelle motivazioni, che una delle basi logistiche per il traffico di droga sarebbe stata la Germania, con contatti ormai più che consolidati.
Il gruppo sarebbe riuscito a movimentare ingenti quantitativi, che arrivavano in Italia. Con il deposito delle motivazioni, le difese si apprestano a proporre i ricorsi in appello, dopo aver contestato le accuse sostenute dalla Dda nissena.