Droga, armi e reperti archeologici: fissati gli interrogatori dei coinvolti nell’indagine

 
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Gela. Iniziano domani gli interrogatori dei coinvolti nell’indagine che ieri ha portato ad eseguire provvedimenti restrittivi. I poliziotti del commissariato e i pm della procura, partendo dalla vicenda di un giovane finito in ospedale per intossicazione da sostanze stupefacenti, sono risaliti ad una presunta filiera dello spaccio, principalmente di cocaina. In carcere è finito il trentasettenne Carmelo Di Dio, al quale viene contestata pure la disponibilità di armi. Ai domiciliari, con braccialetto elettronico, c’è il venticinquenne Crocifisso Daniel Famà. Nell’inchiesta è coinvolto Nunzio Tilaro. E’ sottoposta all’obbligo di presentazione e a quello di non allontanarsi dall’abitazione nelle ore serali e notturne, inoltre, una giovane donna trentatreenne.

Gli inquirenti hanno individuato e sequestrato alcuni reperti archeologici. Già lo scorso anno, Di Dio era stato sottoposto a controlli e nell’abitazione furono trovate armi, munizioni e droga.

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