Gela. Tutte le condanne vanno confermate. Lo ha spiegato la procura generale, davanti ai giudici della Corte di appello di Caltanissetta, nel procedimento di secondo grado, successivo al blitz antidroga “Villaggio Aldisio 2”. Un anno fa, il giudice del tribunale di Gela, in primo grado, emise quindici condanne e cinque assoluzioni. Tutti gli imputati finirono nella rete dei poliziotti del commissariato e dei pm della procura, accusati di aver avuto un ruolo in un giro di spaccio di droga, concentrato soprattutto tra le strade del quartiere Villaggio Aldisio, che poi diede il nome all’operazione. I difensori di tutti gli imputati coinvolti si sono rivolti ai giudici nisseni per contestare la decisione del tribunale gelese. Secondo la procura generale, però, vanno confermate le condanne a tre anni e quattro mesi di reclusione per Aristide Tascone; tre anni e tre mesi per Cristian Catalano; tre anni a Nunzio Di Noto; due anni e nove mesi a Luigi Di Noto; due anni e sette mesi a Nicola Comandatore e Benedetto Curvà; a due anni e sette mesi per Nunzio Esposito Ferrara; a due anni e sei mesi per Ignazio Brivitello; ad un anno e due mesi per Ciro Schiattarella; ad un anno e un mese per Danilo Radosta e Gerico Antonio Tallarita; ad un anno ciascuno per Ernesto Privato, Bartolo Scrivano, Andrea Sorrentino e Giuseppe Vaccaro.
L’assoluzione in primo grado fu pronunciata solo per le posizioni di Alessio Balbi, Antonio Radicia, Luca Incorvaia, Calogero Orazio Peritore e Alessio Tallarita. Dopo le richieste della procura generale, il mese prossimo toccherà ai legali di difesa concludere. La decisione dovrebbe arrivare a giugno. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Giovanna Miceli, Carmelo Tuccio, Francesco Enia, Davide Limoncello, Giusy Ialazzo, Nicoletta Cauchi, Laura Caci e Rocco Guarnaccia.