Dove tutto ha avuto inizio: i bastioni spagnoli di Gela e l'incredibile progettista che ha scritto la storia

A Gela, i bastioni spagnoli del XVI secolo disegnati da Camillo Camilliani rivelano segreti difensivi e una curiosa sopravvivenza nei quartieri moderni.

A cura di Redazione
26 luglio 2025 19:00
Dove tutto ha avuto inizio: i bastioni spagnoli di Gela e l'incredibile progettista che ha scritto la storia - Foto: rawpixel.com/freepik
Foto: rawpixel.com/freepik
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Nel cuore di Gela, dove si intrecciano millenni di storia, emergono ancora oggi i resti potenti e misteriosi dei bastioni spagnoli progettati nel XVI secolo dal celebre architetto militare Camillo Camilliani. Nato a Firenze e attivo in Sicilia dal 1583, Camilliani svolse un ruolo decisivo nel rafforzamento delle difese costiere dell’isola, con un progetto impressionante: torri, bastioni e mura pensati per proteggere Gela dalle incursioni di pirati e forze straniere. Parleremo dell’incredibile esperienza di passare tra queste antiche strutture e delle tracce incredibilmente discrete ma reali che sopravvivono nel tessuto urbano gelese.

I bastioni spagnoli: una difesa imponente che sfida il tempo

Nella seconda metà del XVI secolo, Gela divenne obiettivo strategico per Camillo Camilliani, incaricato dal Viceré Marcantonio Colonna di creare un sistema difensivo capace di contrastare le scorrerie ottomane e barbaresche. Fu così che nacquero i possenti bastioni ovest, la cinta muraria della Porta Marina, e soprattutto la celebre Torre di Manfria, situata sulla costa. I bastioni furono realizzati in calcarenite locale, con tre ordini sovrapposti di blocchi squadrati, mentre le torri d’avvistamento offrivano visuali strategiche sul mare aperto.
Ancora oggi, è possibile individuare alcuni sviluppi di queste mura, inglobati in edifici moderni o visibili nelle strade come via Bastione (oggi via Matteotti). Questi resti, talvolta trascurati, costituiscono un vero tesoro storico per chi sa osservarli.

Oggi: tracce nascoste e una Torre che parla di storie antiche

Passeggiando nel centro storico di Gela, si possono ammirare frammenti di mura cinquecentesche integrati in curve e facciate di palazzine moderne. Particolarmente suggestiva è la Torre di Manfria, in località omonima, che conserva ancora la struttura originaria e domina lo scenario marino costiero. La sua presenza silenziosa ricorda l’epoca in cui Gela doveva difendersi da attacchi continui provenienti dal mare.
Le indagini storiche e archeologiche del secolo scorso hanno confermato il valore militare del progetto di Camilliani, svelando come quelle mura non fossero solo simboli di potere ma strumenti reali di difesa, capaci di resistere secoli di modifiche urbane.

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