Gela. Sindaco e presidente del consiglio comunale nel mirino di Articolo 4. Sotto accusa l’accordo con la Tekra, la società che gestisce il servizio di raccolta differenziata in città.
Il coordinatore Terenziano Di Stefano denuncia l’assenza di risposte da parte dell’amministrazione su una serie di quesiti inerenti le modalità del servizio.
“Il 26 giugno 2014, quindi circa un mese fa, abbiamo chiesto la seguente documentazione – ricorda Di Stefano – Contratto tra il Comune e la Società Tekra (I comuni compresi nella S.R.R. stipulano singolarmente il contratto d’appalto relativo al proprio territorio con l’appaltatore e provvedono direttamente al pagamento delle prestazioni ricevute e verificano l’esatto adempimento del contratto ( art. 4, comma 2, della legge regionale n.9/2010); Verbale di affidamento tra il Comune di Gela e la Ditta appaltatrice; Carta dei servizi, così come previsto dall’articolo 38 del Capitolato speciale d’Appalto; Verbale per la definizione del calendario così come previsto dall’art.41 del Capitolato speciale d’Appalto; nomina con accettazione del direttore del servizio; nomina con accettazione dei sorveglianti del servizio; copia delle eventuali annotazioni già emesse dal Direttore del servizio nei confronti della ditta appaltatrice; copia dell’ordinanza sindacale che autorizza il Centro di raccolta provvisorio sulla Gela-Catania, così come indicato nel foglio illustrativo; mappa dei cassonetti”.
“Di tutta la documentazione richiesta al Sindaco Fasulo e all’Assessore Ventura nulla abbiamo ricevuto – sottolinea Articolo 4 – Perché forse non esiste questa documentazione? Stanno rincorrendo un problema causandone altri molto più gravi e rischiosi, come vedere quei giovani e non buttati dalla mattina alla sera nei pseudo centri di raccolta sotto il sole cocente”.
“Molti sono gli interrogativi che l’amministrazione è tenuta a fornirci, caro Sindaco i soldi sono pubblici non sono i tuoi e spendere anche un solo centesimo, tra le altre cose senza alcun servizio, ci sembra inopportuno. Per non parlare poi del comportamento poco corretto del Presidente del Consiglio, Fava, che ogni giorno che passa rappresenta sempre meno il consiglio e sempre più l’amministrazione comunale. Vi ricordate la questione Agroverde che ha visto alcuni consiglieri chiedere la convocazione del consiglio comunale al Segretario Generale?, bene, mi sa che anche questa volta dovremmo muoverci in tal senso, ovviamente non avremo per lui parole dolci”.