Gela. Alla conclusione della sua travagliata esperienza amministrativa mancano poco meno di due anni, e al sindaco Domenico Messinese, dopo il turbolento divorzio dal Movimento cinque stelle (che l’ha espulso), il programma glielo hanno chiesto in tutte le salse. Da quando la strada delle sue due giunte (quelle successive all’addio dei pentastellati) ha preso direzioni anni luce distanti da quella dei grillini, il programma ufficiale non si è mai visto. Solo relazioni annuali. Messinese l’ha preannunciato e ha pure cercato di trattare con i partiti, ma di concreto niente. Così, praticamente a tre anni dall’insediamento a Palazzo di Città, anche il sito istituzionale del Comune è piuttosto eloquente. L’unico programma ufficiale che si trova, sotto la voce “Sindaco”, è ancora quello dei grillini. Nient’altro. Dai banchi del consiglio comunale, la richiesta di portare in aula un programma, uno qualsiasi, è arrivata decine di volte. A giugno 2018, però, ancora niente, se non, appunto, quello dei grillini, che Messinese sponsorizzava in campagna elettorale.
Nessun programma ufficiale. In quelle cinquantuno pagine, l’allora grillino Domenico Messinese e i suoi sostenitori disegnavano una specie di decalogo del “cambiamento” (sostantivo mai così abusato). Dopo tre anni, anche a voler stare a quelle pagine, si è visto veramente poco. I grillini hanno preso le distanze dal sindaco e dai suoi più stretti “suggeritori”, ad iniziare dal vicesindaco Simone Siciliano, dopo pochi mesi dall’ingresso in municipio. Il motivo, probabilmente, si può desumere proprio dalla lettura del programma elettorale. Poco, pochissimo, è stato portato avanti dal sindaco, nonostante l’andirivieni di assessori, le nomine a raffica e le consulenze (una delle ultime anche per trattare meglio con i maltesi). Gettoni di presenza dei consiglieri ridotti, servizio idrico pubblico, polo intermodale della logistica, housing sociale, cittadella dello sport, consulta ambientale, un diverso rapporto con l’industria (ed in primis con Eni), revisione organizzativa interna all’amministrazione del municipio, un centro comunale di raccolta dei rifiuti, le isole ecologiche di quartiere e il controllo pubblico della discarica Timpazzo. A tre anni di distanza, chi li ha visti? In attesa del programma per la città, firmato Domenico Messinese, forse sarebbe meglio aggiornare anche il sito istituzionale dell’ente.