Gela. Per ora, solo baci e abbracci, al seguito del nuovo sindaco Lucio Greco, appena entrato a Palazzo di Città. Tra pochi giorni, però, la maggioranza blindata messa su dall’avvocato “civico” e confermata dalle urne dovrà essere testata. Primo banco di prova, la poltrona di presidente dell’assise civica. Un posto al quale tanti guardano, anche se per ora stanno piuttosto guardinghi. Il primo a sbilanciarsi, proprio mentre Greco veniva ufficialmente proclamato sindaco, è stato il rientrante (ha saltato la sindacatura Messinese) Giuseppe Morselli. Schierato nel forziere di voti di “Un’Altra Gela” (la lista disegnata proprio da Greco) ha chiuso il primo turno con 574 preferenze e pare intenzionato a far pesare non solo il bottino elettorale ma anche l’esperienza pregressa. “Non nego di avere un minimo di velleità per ricoprire un ruolo che ritengo fondamentale e importante – ha detto davanti alle telecamere di Telegela – chiaramente troveremo un modo per non litigare, perché non serve a nessuno, né a me né a Sammito né alla città”. Il neo consigliere, indirettamente, conferma che un altro a guardare con interesse al posto di presidente dell’assise civica è proprio il compagno di lista Salvatore Sammito. Il consigliere riconfermato, quattro anni fa era già stato eletto con “Un’Altra Gela”, e il suo rapporto, anche personale, con il sindaco Greco potrebbe rappresentare un lasciapassare non da poco. Se decidessero solo i freddi numeri, allora sarebbe già presidente, dato che è stato il più votato in assoluto nella coalizione dell’avvocato, superando il muro delle ottocento preferenze. Almeno teoricamente, dovrebbe far parte della giunta (è già stato designato), ma potrebbe anche rinunciare, mantenendo il posto in consiglio comunale, magari nello scranno di presidenza. Quelli che hanno portato tanti voti a Greco non mancano, con in testa i neo consiglieri della sua civica di riferimento, che ha garantito la prima esperienza in consiglio anche a Rosario Trainito e all’avvocato Pierpaolo Grisanti, in attesa che venga sciolto il nodo sulla possibile elezione di Romina Morselli (per lei sarebbe una riconferma e se fosse eletta sarebbe il candidato donna con più voti tra le liste del primo cittadino). Greco, però, deve guardare all’intera coalizione e gli alleati qualcosa vorranno. I risultati li hanno fatti anche i consiglieri portati in dote dalla civica del forzista Michele Mancuso. Un nome di “garanzia” potrebbe essere quello del riconfermato Luigi Di Dio (primo degli eletti in “Azzurri per Gela”) e a ruota seguono Vincenzo Cascino e Carlo Romano. Dando uno sguardo alla giunta, per ora piuttosto “virtuale”, non si notano riferimenti del Pd. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina, che ha accettato il patto pro-Greco insieme alla Forza Italia di Michele Mancuso, non pare abbia intenzione di calcare la mano, almeno per ora, chiedendo assessorati (arriverà il tempo). Il risultato elettorale non è stato di quelli che rimarranno negli annali, ma i dem in aula avranno comunque Gaetano Orlando e il presidente uscente dell’assise civica Alessandra Ascia. Potrebbero tentare di piazzare uno dei loro alla presidenza? Ipotesi piuttosto complicata.
Di apparentamenti ufficiali al ballottaggio il nuovo sindaco non ne ha fatti. A nessuno però è sfuggito che abbia incassato l’appoggio del gruppo politico che al primo turno stava con l’imprenditore Maurizio Melfa e gli ha garantito gli oltre seicento voti di Vincenzo Casciana. Teoricamente, hanno già una rappresentanza in giunta. Da quanto emerge, l’avvocato Floriana Iudici avrebbe avuto il loro placet. Il consigliere Casciana, però, potrebbe fare un pensiero alla presidenza del consiglio comunale. I numeri al nuovo sindaco li hanno garantiti, forse in maniera meno attesa, anche “Una buona idea” (con i consiglieri Diego Iaglietti, Davide Sincero e Rosario Faraci) e la lista “Impegno Comune-Popolo della famiglia” (che garantisce il riconfermato Giuseppe Guastella e l’ex assessore Valeria Caci). Greco, dopo la vittoria della scorsa domenica, ha già abbassato i toni dello scontro elettorale. Nelle prime dichiarazioni, ha chiesto collaborazione sia alla sua maggioranza sia all’opposizione. Insomma, non vuole lo scontro aperto che ha affossato l’ex giunta Messinese. E’ improbabile che accada, ma se ci fosse un accordo ampio, allora anche i pezzi da novanta elettorali dell’alleanza di centrodestra potrebbero entrare in gioco. L’unica cosa certa è che i lavori della prima seduta di consiglio verranno presieduti da Gabriele Pellegrino di “Avanti Gela”, il più suffragato in assoluto. Quelli dell’opposizione, numericamente piuttosto scarna, potrebbero tentare di aprire varchi nel gruppone pro-Greco, mettendo insieme numeri buoni. In questo caso, non è da sottovalutare l’altro campione di voti di “Avanti Gela”, l’ex vicepresidente del consiglio Salvatore Scerra. Ci vorrebbero però i lunghi coltelli in maggioranza per aprire la via ad una presidenza senza casacca “arcobaleno” della coalizione di Greco.
Mettete tutto in un pallottoliere e scegliete a caso!