Gela. Una paziente, trentenne, perse le vita tre anni fa. Era stata in cura nel reparto di psichiatria dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. Per i pm della procura, quanto accaduto sarebbe da addebitare a mancati interventi dei sanitari in servizio. Avrebbero trascurato la situazione clinica della giovane donna, che successivamente perse la vita, anche a seguito delle conseguenze di possibili “encefalopatie gravi” e “tetraparesi spastica”. Non sarebbero stati effettuati accertamenti diagnostici urgenti. In quattro si trovano davanti al gup del tribunale. Si tratta di Rita Zinna, Alessia Zuccaro, Domenica Romano e Matteo Mazzariol. I magistrati della procura contestano l’omicidio colposo. Le verifiche partirono anche per le prime segnalazioni dei familiari della paziente. La morte diede inizio ad accertamenti investigativi.
I familiari della giovane donna hanno preannunciato la volontà di costituirsi parti civili, compreso il marito. Sono rappresentati dagli avvocati Francesco Enia e Lia Comandatore. In aula, si tornerà a febbraio. Il gup ha accertato mancate notifiche, che fanno slittare l’avvio. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Gagliano, Rocco Guarnaccia, Vincenzo Tito e Giuseppe Tito, che già in fase di indagine hanno escluso responsabilità dei medici.