Donegani, “tassa di soggiorno è segno dell’assenza di una visione di città”

 
0
Donegani insieme ai dirigenti di "PeR"

Gela. Abbiamo riferito dell’intenzione dell’amministrazione comunale di introdurre una tassa di soggiorno, come mossa per il risanamento finanziario. Ieri, Confcommercio si è espressa contro questa scelta. Sulla stessa linea è il laboratorio politico “PeR”. “L’amministrazione comunale vorrebbe introdurre la tassa di soggiorno per facilitare il rientro dal dissesto finanziario. Come “PeR” siamo contrari, in un momento di crisi del settore economico e turistico, invece di facilitare le attività commerciali, gli imprenditori con politiche attrattive che portino visitatori nella nostra città, pensare ad una tassa che scoraggia l’ingresso é segno che non si ha una visione. Inoltre la tassa non faciliterebbe il rientro dal dissesto così come già affermato dalla sezione della Corte dei conti con deliberazione n.52 del 2023″, dice Miguel Donegani.

Una scelta, quella del sindaco, che per Donegani non ha una vera fondatezza pratica. “Non può che evidenziarsi un certo pressappochismo in materia finanziaria e contabile ai sensi del decreto legislativo del 14 marzo 2011. Stabilisce che i proventi della tassa di soggiorno devono essere reinvestiti esclusivamente in ambito turistico con capitoli vincolati e destinati. Pertanto la scelta di introdurre la tassa di soggiorno è solo un deterrente all’ingresso di turisti in città, altresì si fa notare che in questo momento di dissesto il Comune non potrà attuare iniziative per aiutare il commercio e le attività locali, quindi questa tassa danneggia gli stessi imprenditori e rende la città più chiusa in se stessa invece che aprirla a nuovi visitatori e turisti che potrebbero spendere, consumarne, pernottare e fare acquisti in città”, conclude Donegani.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here