Donegani: "Con Fava oltre gli steccati di partito, un laboratorio per un campo ampio"
Gela. Un sostegno, quello al parlamentare regionale Claudio Fava, che però può essere una prima tappa di un “laboratorio di idee e di persone per costituire un campo ampio, progressista, moderato e ri...

Gela.Un sostegno, quello al parlamentare regionale Claudio Fava, che però può essere una prima tappa di un “laboratorio di idee e di persone per costituire un campo ampio, progressista, moderato e riformista”. L’ex parlamentare regionale Miguel Donegani, da circa un anno sta seguendo il cammino politico di Fava. “Ho sempre avuto stima e ammirazione – dice – lo conosco ormai da anni e ho scelto di sostenerlo, già lo scorso anno quando non era neanche in programma l’eventuale candidatura. Faremo le primarie e vedremo i risultati. Ieri, comunque, non è stato un attacco ai partiti, anzi”. Donegani è da sempre un esponente del centrosinistra locale e nel Pd ha militato, “anche se non rinnovo la tessera dal 2012”, dice. “I miei rapporti con il Partito democratico non cambiano – aggiunge – ho sempre sostenuto il partito e non ho mai cambiato posizione. Mi sarei potuto collocare in altri contesti politici e le offerte non mi sono mai mancate. Lo faccio per passione e dopo la mancata rielezione all’Ars, con dignità, sono tornato a fare il mio lavoro di insegnante”. Donegani e altri esponenti, soprattutto del centrosinistra locale, ieri hanno radunato chi crede nel progetto di Fava. “Non c’è uno steccato – dice ancora – ieri, c’erano coloro che sostengono l’idea di Fava. Si tratta di esponenti di centrosinistra, del Pd ma anche moderati e di partiti di centrodestra. Il voto è dei siciliani e non dei partiti. Questo deve essere chiaro”. Donegani non si dà scadenze particolari. “Siamo persone libere – dice ancora – può darsi che il progetto si concretizzi tra qualche tempo, non lo so. Noi, comunque, ci siamo”.
Al momento, l’ex parlamentare non si sbilancia e ieri, insieme al gruppo che sostiene Fava, ha voluto fornire una presenza politica concreta, dopo una lunga assenza dalle scene pubbliche. “La città? Penso che stia risentendo del riflesso della Regione – aggiunge – c’è affanno e manca incisività. L’ordinario non può diventare un risultato o trasformarsi in qualcosa di straordinario. Servono attenzione e presenza su settori delicati, come sui rifiuti. Chi amministra, a mio parere, deve avere la capacità di dialogare, ad ogni livello. La chiave di lettura, per concludere, non è delle migliori”.