Donate 15 trecce per le pazienti oncologiche, resta fermo il progetto della "Banca della parrucca" da 8 mila euro

Una parrucchiera ,dopo aver rasato i capelli a una cliente oncologica, dona 15 trecce per la realizzazione delle parrucche. Intanto resta fermo il progetto della Banca della parrucca da 8 mila euro.

01 luglio 2025 10:30
Donate 15 trecce per le pazienti oncologiche, resta fermo il progetto della "Banca della parrucca" da 8 mila euro -
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Gela. Un gesto semplice ma carico di significato è nato nel cuore di una parrucchiera gelese, che ha scelto di trasformare un momento delicato in un’azione concreta di solidarietà. Dopo aver rasato i capelli a una cliente oncologica, la professionista ha deciso di non fermarsi lì: ha raccolto delle trecce, grazie anche alla disponibilità di altre clienti, e le ha donate all’associazione Farc, impegnata nella realizzazione di parrucche per donne in cura oncologica. Le prime trecce sono state consegnate al reparto di oncologia della città, ieri pomeriggio ne sono state donate altre 15.

"Ho iniziato proprio da mia figlia- dichiara Tania Caico- questa esperienza mi ha segnata in modo particolare perchè i capelli per noi onne sono davvero importanti e volevo fare qualcosa di concreto e reale che potesse aiutare chi ogni giorno lotta contro questa terribile malalttia "

Un’iniziativa che nasce dalla sensibilità e dalla voglia di aiutare chi si trova ad affrontare non solo il peso della malattia, ma anche le sue implicazioni psicologiche ed estetiche. Le trecce raccolte saranno utilizzate per creare parrucche naturali, restituendo un sorriso e un po’ di normalità a chi lotta ogni giorno.

Ma a fronte di questa generosità privata, rimane l’amarezza per un progetto pubblico fermo. Parliamo della cosiddetta “Banca della parrucca”, finanziata con 8 mila euro e frutto di un concordato tra l’ASP e un’azienda romana specializzata nella produzione di parrucche oncologiche. Il progetto, per cui si fa garante l'associaozioe Farc di Gela ,che dovrebbe garantire la consegna di parrucche completamente gratuite e di qualità alle pazienti, è attualmente bloccato, a causa di un'unica firma.

La situazione evidenzia una realtà fatta di contraddizioni: da un lato cittadini e professionisti che si attivano con il cuore, dall’altro la macchina istituzionale che fatica a tradurre i progetti in azioni.
Nel frattempo, però, Gela continua a dimostrare che la solidarietà può partire anche da un piccolo gesto, da un salone di parrucchiera, da un taglio di capelli. Perché a volte, per fare la differenza, basta solo un po’ di umanità.




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