Gela. Sensibilizzare i giovani a vivere nella legalità. E’ questo l’obiettivo di Don Antonio Coluccia che ha dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità. Negli anni il sacerdote salentino, è stato vittima di diversi attentati a causa del suo impegno contro le mafie.
Da tempo vive in uno stabile sequestrato alla Banda della Magliana, dove ospita giovani ex tossicodipendenti e legati alla criminalità organizzata aiutandoli a reinserirsi nella società. Oggi Don Coluccia è in città per il progetto voluto dalla Pastorale giovanile diretta da Don Salvatore Cumia.
“Dobbiamo puntare sull’educazione unendo le tre sinergie: scuola, famiglia e chiesa” – sottolinea Don Salvatore- “ L’unione fa la forza e questo è l’obiettivo principale”. Quella di oggi, è una tappa di un percorso più lungo che i ragazzi stanno seguendo da mesi insieme ai loro docenti.
“Stiamo portando avanti questo progetto ormai da tanto tempo. Abbiamo studiato il fenomeno della mafia in ogni sua sfaccettatura, gli omicidi di Falcone e Borsellino hanno segnato tutti quanti noi in maniera indelebile e ci serviranno da monito per futuro, affinché episodi simili non si verifichino più”, aggiunge Andrea Migliore, giovane studente al secondo anno di scuola media.
Le esperienze raccolte nel corso di questa giornata, avranno il loro culmine Venerdì 21 febbraio, quando gli studenti marceranno lungo le vie cittadine. La manifestazione, alla quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini, partirà dal piazzale della chiesa di Sant’Antonio e raggiungerà palazzo di città.