Gela. L’ipotesi d’accusa, che ha poi portato al processo, è di appropriazione indebita, per circa novantamila euro. A denunciare i fatti fu il titolare di un’azienda palermitana, che ha avuto la gestione del servizio dei distributori automatici all’interno dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. A giudizio c’è invece il titolare di un’altra società del settore, ma con sede a Caltanissetta, che collaborava con quella palermitana. L’imprenditore nisseno del gruppo Intorre, secondo le contestazioni, avrebbe trattenuto le somme, senza essere autorizzato, sostanzialmente sottraendole all’altra azienda. L’imprenditore nisseno è a processo, rappresentato dall’avvocato Salvatore Pirrello. In aula, è stato sentito il titolare della società palermitana, che ha ricostruito i rapporti con quella nissena, confermando l’ammanco da circa novantamila euro.
Nel corso dell’udienza, è stato ascoltato uno degli investigatori che si occupò dell’indagine, che ha risposto alle domande dei legali e a quelle del pm Sonia Tramontana. Per la difesa dell’imputato, invece, non ci furono irregolarità né la sottrazione dei fondi. Sono stati esclusi rapporti commerciali.