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"Distacco netto tra il paese e i salotti radical chic", Bennici: "Referendum altra sconfitta del modello Gela"

Bennici, che ha da poco ottenuto l'incarico di presidente dell'Oiv nel Comune di Mazzarino, cala l'analisi sul piano locale e ribadisce l'assenza di una vera capacità di presa politica del “modello Gela”, lo scorso anno vincitore delle amministrative

A cura di Rosario Cauchi
09 giugno 2025 17:01
"Distacco netto tra il paese e i salotti radical chic", Bennici: "Referendum altra sconfitta del modello Gela" - Il dirigente FdI Sandra Bennici
Il dirigente FdI Sandra Bennici
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Gela. Il centrodestra aveva chiaramente invitato a non recarsi alle urne, per il referendum conclusosi senza il raggiungimento del quorum. Adesso, gli esponenti di quest'area politica parlano di una sconfitta netta del centrosinistra e delle forze pro-referendum. “Il risultato del referendum rappresenta un chiaro segnale, i cittadini italiani non si lasciano più ingannare da chi cerca di mascherare la propria crisi politica con battaglie ideologiche pretestuose. Il fallimento della sinistra in questa tornata referendaria certifica il distacco crescente tra le élite progressiste e il paese reale. Quella che voleva essere un’operazione democratica – dice il dirigente provinciale FdI Sandra Bennici - si è rivelata, agli occhi di molti, un goffo tentativo di destabilizzare un governo che ha restituito dignità, autorevolezza e visione all’Italia. Il centrodestra, oggi forza di governo coesa e pragmatica, ha saputo interpretare il bisogno profondo degli italiani di stabilità, identità e orgoglio nazionale. La verità è che l’elettore medio, molto più lucido di quanto certi salotti radical chic credano, ha fiutato l’ennesimo tentativo e non è andato a votare. La bassissima affluenza alle urne è una vera bocciatura nei confronti delle forze politiche promotrici del referendum, ovvero quelle della sinistra”. Bennici, che ha da poco ottenuto l'incarico di presidente dell'Oiv nel Comune di Mazzarino, cala poi l'analisi sul piano locale e ancora una volta ribadisce l'assenza di una vera capacità di presa politica del “modello Gela”, lo scorso anno vincitore delle amministrative in città. “Emblematiche le dichiarazioni dell’onorevole Di Paola, che invece di prendere atto della sconfitta, non fa nessun mea culpa e nessuna analisi seria. Ha solo l’arroganza di chi non accetta il fallimento di un modello che per una défaillance del centrodestra ha vinto a giugno dell'anno scorso ma che tutte le volte che si è misurato fuori da questi confini ha perso spudoratamente. Forse, è ora che qualcuno in certi ambienti si faccia una domanda semplice – aggiunge la meloniana - se ogni volta che si prova a forzare la mano arriva una batosta, non sarà che il paese reale ha già scelto da che parte stare?”.

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