Gela. La commissione bilancio, in una fase di pieno dissesto del municipio, ha un ruolo, istituzionale e politico, sicuramente non secondario. Dal momento dell’insediamento, i consiglieri hanno iniziato una fitta attività di verifica e approfondimento, proprio intorno al tema finanziario. Questa mattina, è stata la volta del collegio dei revisori dei conti. I tre professionisti, già durante l’amministrazione Greco, si sono posti come punto di volta del processo di controllo, aprendo di fatto il lungo periodo culminato con la dichiarazione di dissesto. In municipio, i revisori sono stati sentiti in audizione, su convocazione del presidente della commissione Vincenzo Tomasi. Hanno sottolineato come sia in corso il lavoro di analisi sull’annualità 2021, poi destinato ad essere trasmesso alla commissione straordinaria di liquidazione, insediatasi negli scorsi mesi. Sono tutti passaggi propedeutici, così hanno riferito i professionisti. Arrivare al traguardo del bilancio stabilmente riequilibrato, in questa prospettiva, non sarà una volata netta. Potrebbero volerci tempi più lunghi rispetto a quelli più volte indicati dal sindaco Di Stefano. Il capo dell’amministrazione vorrebbe chiudere il cerchio entro ottobre. Ha incontrato parecchie volte la burocrazia e i riferimenti del settore finanziario. Spinge per una maggiore celerità, richiamando le indicazioni fornitegli nel corso di recenti incontri ministeriali.
“Sulla tempistica per il bilancio stabilmente riequilibrato – dice Tomasi – è emerso uno scenario diverso da quello che speravamo. Potrebbe volerci più tempo rispetto a fine ottobre. Gli accertamenti che stanno conducendo i revisori sono considerati imprescindibili, anche nel rapporto con la commissione straordinaria di liquidazione. Come commissione continueremo a monitorare in modo dettagliato ogni aspetto che riguarderà il percorso verso il bilancio stabilmente riequilibrato”. La linea dei consiglieri è unitaria, senza differenze di schieramento. Tomasi, il vicepresidente Di Benedetto e i componenti Sincero, Biundo e Alabiso, stanno dando priorità al capitolo bilancio e a quello degli strumenti propedeutici, in un contesto comunque molto complesso.