Gela. La riunione tecnica voluta dal sindaco Di Stefano, questa mattina, è durata per oltre tre ore. Il primo cittadino ha incontrato dirigenti, funzionari e il segretario generale Ferro. Sul tavolo, ancora una volta, il bilancio stabilmente riequilibrato, unica porta per uscire dal dissesto. Non c’è un muro alzato nel rapporto tra il capo dell’amministrazione e la burocrazia. Più volte, anche dopo le recenti riunioni ministeriali, Di Stefano ha riferito che la bozza di bilancio doveva essere pronta entro fine settembre. Invece, a fine mese, stando al programma tracciato oggi, dovrebbero concludersi tutti i riaccertamenti, compresi quelli per il 2023. “Poi si passerà la cassa alla commissione straordinaria di liquidazione e dovrà esserci la bozza del bilancio stabilmente riequilibrato, insieme a tutti gli strumenti propedeutici”, precisa Di Stefano. La bozza potrebbe vedere la luce ad ottobre. Qualche tono piuttosto acceso pare che il sindaco, durante il confronto, l’abbia usato.
Però, è conscio che l’attività da fare non è per nulla semplice, con un personale che in gran parte non si era mai venuto a trovare in una condizione lavorativa di questo tipo. Il dissesto ha aperto canali che non lasciano troppe possibilità. Il bilancio stabilmente riequilibrato, come riferito pure in sede ministeriale, è essenziale per sbloccare più voci, compresa quella che permetterebbe di assumere almeno un nuovo dirigente. Quasi tutto passa da questo sentiero e il sindaco, che ha la delega per il settore, continuerà a spronare la burocrazia nel tentativo di chiudere il cerchio prima di fine anno.