Dissalatore, avviata fase della conferenza di servizi per le autorizzazioni: “Regione dà risposte”

 
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Il sistema di dissalazioneormai dismesso in raffineria

Gela. Gli interventi sono stati disposti, attraverso il commissario straordinario, allo scopo di predisporre soluzioni complessive finalizzate a superare il grave fenomeno della siccità, che negli scorsi mesi ha stretto nella morsa anche il territorio locale. Quello dell’attivazione dei dissalatori è ormai uno dei cavalli di battaglia del governo regionale. Così, si muove l’iter. E’ stata ufficialmente indetta la conferenza di servizi per acquisire tutti i pareri e le autorizzazioni necessarie alla riattivazione dell’impianto locale e di quelli di Trapani e Porto Empedocle. Il progetto, nel breve periodo, prevede per Gela una capacità di 96 litri al secondo e di 192 litri al secondo nel lungo periodo.

Il commissario straordinario Nicola Dell’Acqua ha dato comunicazione a tutte le istituzioni e agli enti locali coinvolti, compresi l’Ati idrica, il Comune e la Regione. Siciliacque è la società individuata come soggetto attuatore e ha provveduto a trasmettere il progetto di fattibilità tecnico-economica. “Il governo regionale lavora per dare risposte concrete ai siciliani. Un impegno preso che risolverà definitivamente il problema idrico del nostro territorio”, dice il deputato Ars Michele Mancuso. Intorno ai dissalatori da riattivare non sono mancate forti perplessità. Quello locale, all’interno dell’area Eni, è fermo da anni e diversi moduli, nel tempo, erano già stati del tutto dismessi.

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