Gela. Il gup del tribunale scioglierà la riserva su questioni preliminari nel corso della prossima udienza. Questa mattina, ha invece ammesso la costituzione di parte civile del Comune, per i fatti che portarono ad individuare sei diverse aree periferiche, trasformate in discariche abusive per lo smaltimento di rifiuti speciali, spesso dati alle fiamme. La richiesta di costituzione, autorizzata dall’amministrazione comunale, questa mattina è stata avanzata dal legale Marco Granvillano. Sono diversi gli imputati, tutti padroncini che scaricavano nelle zone individuate dagli inquirenti o anche semplici cittadini che abbandonavano rifiuti. Un’eccezione preliminare è stata subito esposta dal legale di Cristoforo Russello, nei cui confronti pendono le contestazioni maggiori, anche per incendio. L’avvocato Salvo Macrì ha individuato una possibile contraddizione nel capo di imputazione che fa riferimento a più incendi ma indicando però un’unica data per i fatti. Un’incongruenza che per il difensore dovrebbe essere valutata anzitutto rispetto al capo di accusa che riguarda Russello.
Erano soprattutto materiali di risulta dei cantieri edili ad essere smaltiti senza osservare la normativa in materia. L’inchiesta riguardò inoltre Grazio Italiano, Rosaria Di Dio, Nunzio Vinelli, Salvatore Nicastro, Gaetano Sola, Emanuele Terranova, Angelo Leopardi, Vincenzo Alabiso, Fortunato Schembri, Paolo Giarrusso, Roberto Lo Chiano, Alfonso Ficarra e Sebastiano Massimo Alfieri. La scorsa settimana, la giunta comunale aveva deliberato di proporre richiesta di costituzione di parte civile, per il danno causato al territorio sia dallo smaltimento illecito dei rifiuti sia dai roghi.