Gela. Ventidue indagati, tra i quali alti dirigenti del gruppo Eni.
“Uno sforzo collettivo”. La procura ha chiuso le indagini che riguardano un periodo di quasi dieci anni. Attività di bonifica mai realizzate e conseguente disastro ambientale. Sono queste le linee di riferimento che hanno portato i magistrati coordinati dal procuratore Lucia Lotti a mettere insieme un materiale d’indagine enorme, in grado di assorbire anche sentenze già passate in giudicato. A breve, verrà fissata la relativa udienza preliminare. “È stato uno sforzo collettivo dell’intera procura – ha detto il procuratore Lotti – un lavoro immane che risponde alle sollecitazioni che continuano ad arrivare dalla città”.