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"Disagi idrici non risolti", Donegani: "Se non ha soluzioni, amministrazione chieda soccorso"

Gela. Come abbiamo riportato, i disagi idrici proseguono in tante zone della città. La turnistica dettata da Caltaqua non dà esito effettivo. Per il riferimento del laboratorio politico “PeR” Miguel D...

A cura di Rosario Cauchi
29 agosto 2024 15:10
"Disagi idrici non risolti", Donegani: "Se non ha soluzioni, amministrazione chieda soccorso" - Miguel Donegani
Miguel Donegani
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Gela. Come abbiamo riportato, i disagi idrici proseguono in tante zone della città. La turnistica dettata da Caltaqua non dà esito effettivo. Per il riferimento del laboratorio politico “PeR” Miguel Donegani, le responsabilità sono anche amministrative e politiche. Non condivide le parole del sindaco Di Stefano e dell’assessore Franzone, al pari di quelle del resto della maggioranza. “I proclami sono una cosa, le buone intenzioni sono da apprezzare. Ma poi c’è la realtà. E la realtà dice che l’acqua continua a creare gravi disagi. Tratti della via Venezia, di via Nicolò Paci, della parallela della zona Comitero e parti confinanti e altre zone, Caposoprano a tratti, cito quelle più segnalate attraverso i messaggi che ricevo da famiglie che stanno patendo disagi idrici. Messaggi che girerò a chi di competenza. Mi sono permesso per correttezza di dire loro che avrebbero dovuto farlo presente a chi ci amministra. I cittadini hanno riferito di avere segnalato più volte, facendo presente che l’acqua manca da diversi periodi altro che giorni alterni, ma la risposta che hanno ricevuto è stata che Gela soffre meno di alte città”, spiega Donegani.

È una posizione che non lo convince. “Premesso che mi costa personalmente, abbiamo verificato, che hanno ragione i cittadini. Ma una considerazione che vuole essere anche un consiglio. Chi governa non dovrebbe farlo correlando la tipologia di disservizio tra città e città, ma risolvere quello della propria comunità. Sono diversi i bisogni delle famiglie e le criticità non possono essere mai omologate tra loro, stessa cosa per i bisogni perché le priorità cambiano tra zone della stessa città figuriamoci tra città diverse. Se non si comprende questo – aggiunge – siamo difronte a chi si sta portando avanti con il lavoro, scavalcando la scellerata riforma dell’autonomia differenziate tra Regioni inventandosi di fatto l’autonomia differenziata tra Comuni. Insomma, o si ha capacità di gestire o si fa prima a manifestare le difficoltà e magari chiedere soccorso e cambiare passo. Perché il passo ad oggi è molto claudicante. Gela merita impegno e rispetto, competenza e autorevolezza. E soprattutto un’idea per la città”. Quella dell’ex parlamentare Ars è l’ennesima conclusione che lo colloca distante dalle decisioni della giunta, in un’opposizione che non riconosce la linea del sindaco Di Stefano.

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