Gela. Quanto accaduto negli ultimi giorni a Farello è soprattutto “responsabilità del sindaco”. Il gruppo locale di “Unità Siciliana” ritiene che i disagi registrati nell’area esterna siano stati generati da una cattiva gestione amministrativa. Il sindaco Lucio Greco, ieri, ha parlato di gravi colpe dei dirigenti, che non avrebbero dato seguito neanche ad un suo ordine di servizio. “Ma se così stessero le cose la responsabilità più grave è in capo al sindaco. La responsabilità è sì dei dirigenti ma anche degli assessori competenti e in ultima analisi del capo dell’amministrazione. Unità Siciliana-Le Api Golfo di Gela ha sollecitato inutilmente la riorganizzazione degli uffici comunali per rafforzarli. Tutto ciò non si è verificato. Per questa ragione la responsabilità più grave è del sindaco e le conseguenze ne sono la dimostrazione più lampante”. I rappresentanti locali di Unità Siciliana ritengono invece che il sindaco Greco sapesse. “Il 28 Ottobre l’ufficio stampa ha diramato un comunicato che informava la cittadinanza che per motivi di sicurezza non erano percorribili l’asse autostradale ex Asi e la strada consortile che porta all’ex Smim e per questo invitava i cittadini a non recarsi nei cimiteri, tutti nel giorno del 2 Novembre. Come faceva a sapere l’ufficio stampa della chiusura delle strade per motivi di sicurezza senza che il sindaco ne sapesse nulla? Ma soprattutto – dicono – senza che il sindaco e gli assessori abbiano avallato la decisione dei dirigenti? Anche l’ufficio stampa ha agito ad insaputa del sindaco con un comunicato che riportava minuziosamente le modalità di come avrebbe funzionato la viabilità per accedere al cimitero?”.
Secondo “Unità Siciliana” non bisogna trascurare le responsabilità degli assessori. “Chiediamo al sindaco chi sono gli assessori interessati nella vicenda di Farello che non si sarebbero accorti che i dirigenti stavano lavorando contro il sindaco per indebolirlo politicamente e contro gli interessi dei cittadini”. Secondo “Unità Siciliana” il sindaco dovrebbe cercare responsabilità anche tra gli assessori, senza limitarsi ai soli dirigenti. Addirittura, si chiede l’istituzione di una commissione di inchiesta, che attraverso la presidenza del consiglio comunale, accerti quanto accaduto.