Gela. I disabili hanno occupato il Comune. Dalle 14 si sono barricati nella stanza del sindaco. Andranno avanti ad oltranza, con turni da 5 rappresentanti, forse anche la notte. Chiedono la revoca della delibera che impone loro la sottoscrizione del versamento di un ticket per usufruire del servizio di trasporto sociale.
La scorsa settimana era stato stabilito dal primo cittadino, in consiglio comunale, di rilasciare i voucher anche senza la presentazione della certificazione Isee, indispensabile a stabilire il pagamento secondo la fascia di reddito del servizio il cui costo è fissato in un euro a chilometro. “Un’accortezza usata – assicura l’assessore ai Servizi sociali, Valeria Caci – per non incorrere nello stesso errore al vaglio della magistratura”.
“Abbiamo chiamato anche la dirigente Maria Morinello – assicura Paolo Capici, avvocato rappresentante dei disabili – la quale ha lasciato intendere che il Comune in verità non avrebbe soldi. Dal bilancio sarebbero spariti centomila euro”.
Il costo del servizio in tre anni è stato ridotto da 380 mila euro a 110 mila euro. “Con la compartecipazione abbatteremo ancora di più i costi – ammette l’assessore Caci – L’amministrazione è costretta a difendersi da un esposto, forse i disabili non hanno rispettato alcune leggi. Si parla di danno erariale e qualcuno avrebbe dovuto fare una revoca”.
Intanto Capici assicura il coinvolgimento immediato di prefettura e procura. “Siamo disposti ad andare avanti con l’occupazione del Comunale – assicura Capici – fino a quando non garantiranno i nostri diritti finora negati”.
La dirigente Maria Morinello aveva assicurato che “i voucher sono pronti ma per consegnarli loro devono regolarizzare la domanda, perché incompleta. Non si evince nemmeno quante volte la settimana vogliono usufruire del servizio di trasporto e dove devono essere accompagnati”.
L ennesima giustificazione valida in tutti i momenri e per tutti i settori: non ci sono i fondi