Gela. La polemica non si ferma e dalla Consulta che raggruppa le associazioni a tutela dei diversamente abili, il presidente Livio Aliotta non risparmia nuovi affondi politici rivolti al presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito e anche ai consiglieri della commissione servizi sociali Valeria Caci e Salvatore Incardona, tutti astenuti sull’atto di indirizzo dell’opposizione avanzato nel corso del monotematico sul trasporto disabili. “Non può certo bastare a giustificare la sua scelta la carica istituzionale ricoperta o il richiamo ad analoghe scelte operate in passato. A tal proposito, il presidente Sammito già lo scorso 27 febbraio in occasione di un voto relativo alle modifiche al nuovo statuto comunale ha votato contro un emendamento allora proposto dalla Consulta per la disabilità che riguardava il riconoscimento dello stesso organismo attraverso lo statuto comunale preferendo, invece, in quella sede non astenersi. Inoltre strumentalizzare il proprio ruolo per giustificare la propria astensione appare davvero fuori luogo – dice Aliotta – infatti il voto che la Consulta per la disabilità ha richiesto all’intero consiglio comunale, maggioranza e opposizione, non era un mero voto politico ma viceversa un atto di indirizzo rivolto ai funzionari ed ai dirigenti comunali affinché questi ultimi riattivassero i servizi in favore della disabilità attualmente sospesi. La stessa opposizione, a differenza della maggioranza, ha sostenuto in maniera responsabile la richiesta della Consulta. Non si comprende, pertanto, quale strumentalizzazione sarebbe potuta derivare da un voto favorevole del presidente del consiglio ad una mozione sulla quale sarebbe stato opportuno esprime un voto unanime e condiviso dall’intero consesso. Fa, inoltre, riflettere quanto dichiarato dal presidente Sammito, il quale afferma di aver richiesto a Palermo due nuovi pullman attrezzati per il trasporto disabili. Viene a questo punto il serio e concreto dubbio che il presidente prima di consegnare ai consiglieri comunali la documentazione fornita dalla Consulta abbia realmente letto e compreso il contenuto delle note trasmesse dalla Consulta nel corso del consiglio comunale monotematico. Nella documentazione sia il comandante Montana che la stessa Ast affermano che l’impossibilità ad effettuare il trasporto in favore delle persone disabili è dovuta alla presenza delle barriere architettoniche alle fermate e non all’inidoneità dei mezzi Ast, ragion per cui non si comprende la richiesta formulata dal presidente Sammito a Palermo. Sarà stata forse questa la ragione per cui il presidente Sammito ha scelto di astenersi? Avrà forse frainteso il contenuto della documentazione fornita e quindi avrà valutato erroneamente la problematica? Avrà forse anche lui, come i colleghi Incardona e Caci, non compreso il nesso tra l’oggetto del consiglio monotematico sul trasporto disabili e il problema del trasporto pubblico per disabili ancora oggi inaccessibile e per il quale non è stata ad oggi indicata alcuna fattiva soluzione?”.
La Consulta dopo il no all’atto di indirizzo della scorsa settimana, a conclusione del monotematico sul trasporto disabili, ha ingaggiato un duro scontro politico con consiglieri di maggioranza e con la presidenza dell’assise civica. Aliotta parla anche di “centinaia di famiglie che oggi sono costrette a sobbarcarsi anche le inefficienze dell’amministrazione comunale”.