Gela. “Un atteggiamento inappropriato e scorretto”, almeno rispetto alle affermazioni che il sindaco Lucio Greco ha rilasciato sul suo rapporto con i dirigenti, nel caso Farello. Dopo la Cgil, anche l’Ugl prende le difese dei dirigenti dell’ente e mette in forte dubbio l’approccio del sindaco. “Nell’ordinamento amministrativo non esistono gli indirizzi politici, bensì i normali atti amministrativi che impongono gli esecutori al rispetto dell’obbligo stesso, per cui la terminologia farlocca “indirizzo politico” può solo trovare riscontro nelle sedi politiche, piuttosto che nei luoghi amministrativi. E’ necessario rammentare al sindaco che, quale ufficiale del governo – dice il segretario provinciale Ugl-Fna Filippo Crucillà – è chiamato ad adottare con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, che sono cose ben diverse dai cosiddetti “indirizzi politici”. Si spera che, ancor prima di accusare il prossimo, questi provvedimenti esecutivi esistano nel contesto amministrativo che il sindaco rappresenta. Contrariamente, il sindaco farebbe cosa buona e giusta ad ungersi di umiltà, invece di preannunciare provvedimenti nei confronti dei dirigenti e chiedere scusa alla cittadinanza amministrata”. Greco ha pubblicamente spiegato che i dirigenti dei settori competenti non avrebbero dato esecuzione alle sue richieste, per gli interventi necessari ad evitare la quasi impraticabilità dell’area esterna del cimitero Farello, resa un pantano dalle piogge dei giorni della ricorrenza dei morti. Ha anche preannunciato “provvedimenti di rigore”.
Crucillà ribadisce la sua posizione. “Riteniamo il comportamento del sindaco inappropriato e scorretto verso i dipendenti comunali, molto spesso disagiati e vessati dalle varie incombenze affidate, specie in un periodo che li ha anche visti obbligati ai tanti sacrifici voluti dalla ormai concreta realtà pandemica. Un comportamento che presuppone ancor prima di agire, un confronto con le parti sociali, al quale la scrivente si rende già da adesso disponibile a partecipare”, conclude il segretario.
Il sindaco ha fatto il suo dovere e se un dirigente sbaglia deve chiedere scusa ai cittadini perché non è’ possibile tutti gli anni fare questa farsa. Il degrado che sussiste al piazzale basso adiacente la ss115 e la strada che costeggia il cimitero e fuori esce dalla SMIM andrebbero entrambi sistemati con un progetto strutturale e non con interventi blandi che non risolvono. Il piazzale andrebbe rialzato onde evitare allagamenti annuali e la strada che costeggia la SMIM andrebbe bonificata tutta la zona che risulta una max discarica a cielo aperto e installare telecamere di sorveglianza.
È indecoroso e irrituale che prima la CGIL e adesso anche l’ugl scendono in campo a difendere i dirigenti e non gli operai e gli impiegati ordinari.
Quindi adesso i sindacati sono difendono i forti e non i deboli.
Vergogna assoluta