Direzione Pd, dem a confronto con Provenzano: Di Cristina continua dialogo con ministro

 
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Gela. Lo stretto legame politico tra l’attuale segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina e il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, da tempo non è più un mistero per nessuno. La linea del partito, in città e provincia, segue quella dell’area di appartenenza sia del ministro che del segretario territoriale. Nel primo pomeriggio di oggi, i dem ritorneranno ad incontrare Provenzano. E’ fissata una direzione provinciale del partito, per fare il punto della situazione e guardare al prossimo anno, con scadenze elettorali anche molto importanti. Il ministro, solo pochi giorni fa, avrebbe dovuto avere una videoconferenza con il sindaco Lucio Greco e con gli altri primi cittadini del comprensorio, attraverso un tavolo in prefettura. Gli impegni istituzionali hanno fatto slittare tutto, a data a quanto pare da destinarsi. Quello del pomeriggio di oggi, invece, sarà un confronto meno istituzionale e più di partito, con Di Cristina che si trova davanti a decisioni comunque importanti. La situazione di Gela continua ad essere una delle più intricate. Sono mesi ormai che i democratici non fanno più parte della maggioranza del sindaco Lucio Greco, nonostante l’abbiano sostenuto alle amministrative dello scorso anno. La loro posizione politica non è semplice da decifrare. In aula consiliare, gli esponenti del Pd Alessandra Ascia e Gaetano Orlando si muovono certamente non all’unisono di un’opposizione che è principalmente di centrodestra. Non si registrano particolari intese neanche con i cinquestelle, nonostante l’esperimento romano. I dem hanno sempre spiegato che la loro, in città, è un’opposizione “costruttiva”, tendenzialmente interessata solo allo sviluppo della città. All’appello, però, si sono aggiunti i voti contrari agli atti finanziari e una certa ritrosia verso tanti pro-Greco. Non mancano le voci di possibili riavvicinamenti al sindaco e si ipotizzava che l’incontro dell’avvocato con Provenzano potesse far risalire le quotazioni del Pd, anche in una prospettiva di più convinta collaborazione.

Pare che nel corso della direzione provinciale di oggi, il ministro possa portare “buone nuove” per il territorio, che ancora attende l’avvio a pieno regime delle Zone economiche speciali e la pratica attuazione di accordi strategici come quello di programma, dopo la riconversione green della fabbrica Eni. Su di un piano più strettamente organizzativo, in città il Pd è rimasto orfano di un segretario, dopo che allo stesso Di Cristina sono state aperte le porte della guida provinciale, normalmente anticamera della candidatura alle regionali, che potrebbe rappresentare uno spartiacque, quasi decisivo. Quello che emergerà dalla direzione odierna, probabilmente inizierà a filtrare solo nel tardo pomeriggio.

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