Direttore artistico, FdI formalizzerà un accesso agli atti: "Scelte arbitrarie dei partiti della trasparenza"
I meloniani di Fratelli d'Italia, che avevano chiesto la revoca dell'avviso pubblico, formalizzeranno un accesso agli atti

Gela. L'opposizione si getta a capofitto sulla designazione del direttore artistico, individuato a Palazzo di Città per gli eventi estivi. La scelta è ricaduta sul ragusano Francesco Barone, già vicino all'amministrazione comunale. Il suo curriculum è stato considerato il migliore, per esperienza e competenza in materia. I dirigenti di Forza Italia Gnoffo e Cirignotta hanno parlato di “farsa”, partendo proprio dai rapporti che Barone ha con l'amministrazione. I meloniani di Fratelli d'Italia, che avevano chiesto la revoca dell'avviso pubblico, formalizzeranno un accesso agli atti. “Siamo veramente “sorpresi” dalla scelta operata dall’amministrazione comunale riguardo il conferimento d’incarico di direttore artistico. Il nominativo del professionista scelto, di cui -non avendo elementi che depongono in senso contrario- non dubitiamo in termini di doti e capacità manageriali, circolava infatti nei corridoi di palazzo ben prima della pubblicazione dell’avviso pubblico in questione da noi tempestivamente contestato. Avevamo infatti già denunciato l’ipocrisia di un avviso che, ricordiamo a noi stessi finalizzato alla gestione di contributi pubblici, sostanzialmente diceva a chiare lettere che l’amministrazione avrebbe fatto una scelta del tutto discrezionale, con una valutazione dei curricula priva di alcun criterio reso noto e conoscibile oltre, ovviamente, quello dell’arbitrio. Noi, per tempo, abbiamo sollevato la questione e chiesto la revoca dell’avviso che, francamente, ha sempre presentato a nostro avviso profili quantomeno di evidente inopportunità. Oggi dobbiamo constatare, con rammarico, che questa amministrazione invece di agire secondo il canone di trasparenza preferisce una gestione arbitraria e casalinga delle risorse pubbliche, pensando ai cittadini quali sudditi anziché propri rappresentati. Il danno, in termini di azione politica, è fatto”, fanno sapere dal coordinamento locale del partito. Confermano l'accesso agli atti e criticano una maggioranza, composta da partiti che della trasparenza hanno fatto la loro bandiera. “Ma noi non demordiamo e promuoveremo un accesso agli atti per verificare a quali criteri valutativi e comparativi sia stata improntata questa scelta peraltro annunciata. Questo lo dobbiamo alla cittadinanza ed a tutti quei professionisti, di cui Gela è piena, che operano nel mondo dell’arte e dello spettacolo e che sono stati inibiti dal proporsi quali valide alternative da scelte evidentemente fatte a monte. Certo, è desolante vedere come quelle forze politiche sempre pronte a porre “questioni morali” come il Pd e i cinquestelle, che sono al governo della città, non solo si trincerano dietro un silenzio imbarazzante ma sono complici e conniventi rispetto alla manifesta ipocrisia dell’azione politica che l’amministrazione ha dimostrato in questa vicenda”, concludono gli esponenti FdI.