Gela. “Si faccia chiarezza e deve farla l’amministrazione comunale. Quale sarà il futuro di tante scuole e istituti comprensivi della città?”. Il consigliere comunale Salvatore Scerra, componente della commissione istruzione, non esclude la richiesta di un monotematico sul tema del dimensionamento scolastico. “Ci sono tante voci e poche certezze – dice – in commissione sentiremo l’assessore”. Il consigliere teme che si possano mettere a rischio istituti storici, a danno di alunni e famiglie. Tra i casi più delicati, secondo Scerra, il progetto di accorpamento tra “Capuana” e “Solito”. “Da quello che risulta – aggiunge – il provveditore aveva avanzato due ipotesi di piano ma pare che nessuna sia stata accolta dall’amministrazione”.
L’esponente di Fratelli d’Italia considera essenziale il rispetto dei servizi territoriali e della copertura di tutte le zone della città. “Sono stato più volte contattato da dirigenti scolastici di istituti locali – continua – e stanno maturando tante perplessità. Il consiglio comunale, ad oggi, non è mai stato informato su quali siano le reali intenzioni dell’amministrazione”. “Ci sono anche istituti che potrebbero sparire, come la scuola “San Francesco”. L’istituto “Giovanni XXIII” sarà ancora con la “Quasimodo”, nonostante sia una scuola dell’area che serve la zona di Settefarine? Che scelte verranno fatte sull’istituto “Sturzo”? Anche in questo caso ci sono tante voci”. Per Scerra, serve aprire un confronto istituzionale, finalizzato “ad una riflessione costruttiva”. “Eventuali errori andrebbero a danneggiare l’intera comunità”, sottolinea. “Dobbiamo tutti avere le idee chiare. Tutti i dirigenti scolastici vanno messi intorno allo stesso tavolo – conclude – il sindaco cosa vuole fare? Mi aspetto un incontro urgente”.
