"Dike", classicità e l'eterno dibattito sulla giustizia: tante presenze in teatro
La rappresentazione ha saputo unire la forza del teatro classico alla modernità di una messa in scena dinamica e coinvolgente
Gela. Il Teatro Eschilo ha vissuto una serata intensa e ricca di emozioni con la messa in scena di DIKE – La fuga di Eschilo, spettacolo liberamente tratto dall’Orestea e diretto da Giacomo Frazzitta. L’evento, che ha inaugurato la I Rassegna “Gela: tra mito e letteratura”, ha registrato una grande partecipazione di pubblico, confermando l’interesse della città per le iniziative culturali di qualità. La rappresentazione ha saputo unire la forza del teatro classico alla modernità di una messa in scena dinamica e coinvolgente. Straordinarie le interpretazioni degli attori: Serena Tumbarrello ,Sergio Giacalone , Alessia Angileri , Antonino Rallo , insieme agli altri protagonisti, hanno dato vita a un dramma che, nonostante le sue radici antiche, parla ancora oggi di giustizia, vendetta e riconciliazione. L’accompagnamento musicale, curato da Dario Silvia e suonato dal vivo da un ensemble di musicisti, ha reso l’esperienza ancora più suggestiva, mentre scenografie e costumi hanno contribuito a trasportare il pubblico in un’atmosfera sospesa tra mito e contemporaneità.
Prima dello spettacolo, il pubblico ha partecipato all’incontro “L’Orestea di Eschilo, inesauribile paradigma per la Giustizia di ogni tempo”, che ha visto gli interventi di giuristi ed esperti. Un momento di confronto che ha messo in luce l’attualità del mito classico come strumento di riflessione sulla giustizia contemporanea.
Il successo di DIKE, fortemente voluto dall'assessorato retto da Peppe Di Cristina e dall'amministrazione comunale, lascia presagire un futuro promettente per questa nuova rassegna, che intende coniugare mito, letteratura e attualità in un percorso culturale capace di coinvolgere la comunità.
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