Dighe, “situazione desolante” e coltivazioni crollano: Greco, “chiesto incontro in Regione”

 
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Gela. Nuovo confronto ieri mattina al Comune sull’emergenza dighe. Il Sindaco Lucio Greco ha incontrato  il dirigente del Consorzio di Bonifica Gela 5, Gaetano Petralia. Dopo le proteste e le preoccupazioni degli operatori del settore, il primo cittadino ha voluto capire meglio lo stato degli invasi. Sono emersi segnali molto preoccupanti. La diga Comunelli risulta interrata e inutilizzabile, l’invaso del Biviere si scontra con i veti della Riserva, l’interconnessione della Disueri con la Cimia è interrotta a causa di una serie di piccole perdite. La diga Cimia non può contenere oltre 2  milioni di metri cubi d’acqua ed andrebbe potenziata, aumentando il volume. Ecco perché l’acqua del Disueri finisce a mare. I responsabili del Consorzio hanno intanto riavviato l’iter per riparare le rotture della condotta che porta acqua alla vasca di Badia di Cimia. I lavori, per circa mezzo milione di euro, consisteranno nella collocazione di una nuova tubazione in polietilene con “pressotrivella”, all’interno di quella già esistente in vetroresina.

Per la diga Disueri occorre invece un progetto di sfangamento e riattivazione dello scarico di fondo, oltre che la messa in sicurezza. La produzione dei carciofi sarebbe già calata del 45 per cento e molti scappano dalle campagne, svendendo i terreni. “Serve immediatamente un tavolo tecnico – ha detto il sindaco – ho già chiesto un incontro all’assessore all’Energia. Un quadro desolante che ha messo in ginocchio l’intero comparto dell’agricoltura del territorio”.

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