Gela. Un progetto sperimentale per trasformare l’Ato ambiente Cl2 in un consorzio di carattere territoriale. E’ una idea ambiziosa quella cui vuole concorrere il commissario liquidatore Giuseppe Panebianco, di concerto con il Comune.
Il lungo incontro avuto due giorni fa a Palermo con il responsabile degli ato siciliani è stato da un lato incoraggiante, ma dall’altro preoccupante. Gli Ato probabilmente entro dicembre esauriranno la loro missione, ma Gela si candida a diventare sede di un consorzio capace di gestire più aree non limitate alla provincia di Caltanissetta. Ci sono le potenzialità. Una discarica idonea e ampliabile, un Ato virtuoso che può sfruttate il biogas e l’impianto di compostaggio. Le note dolenti arrivano però dalla raccolta differenziata. “In effetti è la nostra pecca – ammette il commissario Panebianco – Mentre i comuni di Sommatino, Butera e Niscemi rispondono bene, con una percentuale che tocca il 67 per cento, Gela e Riesi sono molto indietro e abbassano la media con il 15 per cento”. La Regione vuole un progetto entro 30 giorni, ma pretende che la percentuale della differenziata salga in maniera esponenziale. “I cittadini devono rendersi conto – continua Panebianco – che differenziare aiuta a migliorare il servizio e soprattutto a contenere il costo della Tarsu. Se poi ci sono disfunzioni vanno segnalate ed eliminate, ma non possiamo perdere questa opportunità”.