Gela. “Una proposta per la città va fatta partendo dai temi. E’ interessante l’iniziativa del Movimento cinquestelle per costruire una sorta di animazione, proprio per un progetto amministrativo”. Emanuele Antonuzzo, anche tre anni fa perorò la causa civica, anche se prese poi le distanze dopo che il progetto iniziò a confluire intorno a figure più marcatamente politiche. In estate, il gruppo di “Impegno civico cittadino” ha ripreso le fila del discorso e chiaramente si osservano con attenzione gli sviluppi in corso. Antonuzzo pare piuttosto propenso ad aprire un dialogo con i pentastellati. Altre entità civiche lo stanno facendo. Grillini e “Rinnova”, di recente, hanno confermato i contatti. “La mozione di sfiducia? Devo dire che è sempre una sconfitta politica – spiega Antonuzzo – però, fino ad oggi, il sindaco ha dimostrato insufficienza politica e amministrativa. Spero a breve di poter contattare il senatore Pietro Lorefice, anche per valutare quale sia la loro idea di città. La mozione di sfiducia, peraltro, arriva in un momento particolare, con il parere negativo dei revisori al bilancio di previsione”. I grillini non nascondono di voler avanzare verso un’alleanza che dia spazio anzitutto alle forze civiche che non si sono schierate con Greco.
“A novembre – dice ancora Antonuzzo – vogliamo organizzare un incontro pubblico, così da esporre quelle che sono le linee della nostra idea. I temi ritengo siano basilari. Mi riferisco anzitutto ad una centralità della città nella fase di transizione energetica. Ci sono i progetti sul gas ma anche lo sviluppo della bioraffineria. Gela non è affatto un’area secondaria ma è invece tra quelle principali. Forse, questa centralità non viene colta dalla politica. Non dimentichiamo la questione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti annunciato dal precedente governo regionale. Anche questo è un tema che va affrontato. La città inoltre soffre di un deficit enorme sul piano infrastrutturale. Mancano infrastrutture di ogni tipo, viarie, portuali ma anche a supporto di un settore come quello agricolo. Poi, ci sono i servizi del tutto carenti, a partire da quelli sanitari, con l’ospedale che è stato ridimensionato. Sono questi i punti dai quali partire. Fino ad oggi, non c’è stata la svolta che era stata promessa, mentre qualcuno ancora si vota al parlamentare di turno del nord della provincia. I cinquestelle stanno rappresentando istituzionalmente la città, sia in parlamento che all’Ars. Mi pare evidente che si debba parlare con loro”. Il dialogo tra civici e pentastellati potrebbe decollare, in un processo di costruzione di un’alternativa all’attuale giunta, anche in attesa di capire quale esito avrà la mozione di sfiducia.