Gela. Le strategie verso le provinciali di secondo livello sono in pieno fermento. Il centrodestra, in questa fase, cerca unità, su un crinale nel quale si muovono due potenziali candidati alla presidenza, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, sostenuto dalla Lega, e il primo cittadino di Caltanissetta Walter Tesauro, che può contare sulla “sponsorizzazione” politica del deputato Ars FI Michele Mancuso. Un candidato ufficiale alla presidenza, in quest’area politica, non c’è ancora e non è da escludere l’opzione di due eventuali discese in campo, indipendentemente dagli equilibri. Nel versante progressista e civico, invece, il primo cittadino gelese Terenziano Di Stefano, sottotraccia ma non troppo, lavora a rafforzare i canali civici nel territorio. Il suo gruppo di riferimento, “Una Buona Idea”, come abbiamo più volte ricordato, ha già contatti ben strutturati con entità fuori dai partiti, anche a Caltanissetta, attraverso le interlocuzioni con i fondatori di “Futura”, rappresentata all’assise civica. In serata, il sindaco Di Stefano ha fatto tappa a Mazzarino, con un primo vero incontro in chiave provinciali. E’ stato ospite al dibattito “Oltre la crisi”, organizzato da “Mazzarino lab”. I consiglieri di riferimento sono all’opposizione dell’amministrazione Faraci e l’hanno più volte rimarcato sui temi. Aprono chiaramente a Di Stefano e a un dialogo civico che potrebbe consolidarsi, oltre la scadenza delle provinciali di fine aprile. Di Stefano è intervenuto parlando dell’importanza “delle proposte” programmatiche da portare nell’eventuale guida di un ente provinciale che “dovrà dare molta attenzione ai Comuni dell’entroterra”. Sembra esserci sintonia fra gli esponenti di “Mazzarino lab” e il primo cittadino civico, che certamente ha già alle spalle il “modello Gela” e il pieno assenso di partiti d’area progressista, con in testa il Pd e il Movimento cinquestelle.
Dirigenti e consiglieri di “Mazzarino lab”, che si trovano ad affrontare una situazione amministrativa certamente instabile, con la giunta Faraci appena rifatta ma priva di una vera e propria maggioranza, sembrano apprezzare l’approccio di Di Stefano, nel tentativo di rilanciare un territorio provinciale, nell’area sud decisamente colmo di emergenze, da quelle infrastrutturali a quelle idriche e dei servizi.