Di Stefano, “sorpreso dai ritardi sul Pef, ci mettiamo la faccia anche sulle tariffe”

 
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Di Stefano in aula consiliare

Gela. In apertura, come aveva preannunciato, il sindaco Terenziano Di Stefano ha fatto il punto sul Piano economico finanziario e sulle tariffe per il servizio rifiuti. La seduta è stata fissata d’urgenza perché la scadenza per presa d’atto e approvazione tariffe cade proprio oggi. Il sindaco non si è nascosto. “Potevamo fare finta di niente e ci sarebbe stata la conferma del Pef e delle tariffe dello scorso anno – ha spiegato – però, così facendo genereremo un debito fuori bilancio e l’uscita dal dissesto slitterebbe al 2027. Con queste tariffe, invece, possiamo puntare ad uscire dal dissesto il prossimo anno. So che è difficile. Onestamente, sono sorpreso del fatto che il Pef e le tariffe non siano stati approvati negli scaglioni di scadenza precedenti. Ci sono già state due proroghe, ad aprile e giugno. Sono stato informato dagli altri sindaci della Srr4. In una settimana, siamo riusciti a ridurre il Pef da diciannove milioni a diciassette”. Di Stefano ha spiegato che il servizio rifiuti ammonta a circa nove milioni di euro, escludendo aumenti. Le quote del Pef si alzano considerando i costi di discarica e il fondo dei crediti di dubbia esigibilità, ammontanti a non meno di quattro milioni di euro ciascuno.

I dem, con Orlando, si sono detti pronti a votare favorevolmente, sapendo che si tratta di atti dovuti. Il democratico Cuvato ma anche il civico Rosario Faraci si sono soffermati sulla necessità di rafforzare i servizi di pulizia e di concretizzare gli investimenti. Le economie, da circa un milione di euro, per il mancato pagamento dei conferimenti a Timpazzo, durante l’emergenza che portò nel sito locale conferimenti da altri Comuni, potranno essere inseriti nel Pef solo per il prossimo anno. Il consigliere di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino è tornato sulla necessità che “tutto il consiglio venga messo nelle condizioni di studiare gli atti” senza la frenesia dell’ultimo minuto. Dal gruppo di opposizione anche il consigliere Antonella Di Benedetto ha spinto sulla necessità di una maggiore pulizia in città e nelle frazioni balneari. Inoltre ha chiesto ragguagli sui costi per il personale e le assunzioni. Il civico Davide Sincero ha confermato che c’è il bisogno, al di là delle polemiche, di atti che arrivino in tempo congruo. “L’atto però va approvato se non vogliamo creare debiti fuori bilancio”, ha aggiunto. Per il consigliere Angelo Caci, allo stato il peso maggiore grava “sui contribuenti virtuosi”. Per questa ragione, ritiene che il fondo da quasi quattro milioni di euro per i crediti non riscossi sia una “responsabilità amministrativa”. “I contribuenti virtuosi non possono pagare per chi non ha mai pagato”, ha precisato. “Non è un atto votabile, non sono stato messo in condizione di studiare l’atto”, ha detto inoltre. Costi troppo bassi dal prodotto che viene differenziato. “Manca la qualità del rifiuto e serve per le economie da maggiorare”, ha riferito Di Stefano. “Tutti dobbiamo guardare alla città, la campagna elettorale è finita – ha detto ancora – ad oggi, nulla ha funzionato. Dobbiamo rifondare il servizio. Sanzioni sono state emesse per circa trecentomila euro. Ad Impianti Srr abbiamo chiesto un programma preciso”. Il Centro comunale di raccolta, dopo l’addio al finanziamento regionale, potrebbe sorgere definitivamente, con Impianti Srr”, “entro il prossimo anno”. Un grosso problema è “la riscossione dei tributi”. I numeri sono fin troppo deficitari. “Ho fatto una direttiva e ho chiesto un parere legale sul tema”, ha continuato Di Stefano. Un’opzione potrebbe essere l’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi, compresi quelli del servizio rifiuti. Una disamina il sindaco l’ha fatta sulle assunzioni nel servizio rifiuti che incidono solo sulla base dei numeri dettati dal contratto con Impianti Srr. Altro contesto è quello della piattaforma di Timpazzo, “che non incide sui nostri costi”, ha detto inoltre. “Se ci saranno le condizioni, sulle tariffe, per una riduzione anche sull’ultima rata, lo faremo”, ha riferito il sindaco. Il dirigente Bonfirraro ha ribadito che il sistema di riscossione ha delle difficoltà. Ha definito “importante” la costituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità. “Pef e tariffe devono andare in parallelo”, è intervenuta. Il grillino Francesco Castellana ha chiamato tutti “alla responsabilità” su un atto molto delicato per “un ente comunale in dissesto”. I pentastellati voteranno favorevolmente il punto del Pef. Il consigliere Cavallo, per FdI, ha annunciato l’astensione “per i tempi troppo brevi e gli aumenti a danno dei contribuenti più virtuosi”. Gabriele Pellegrino di “Avanti Gela” ha annunciato di astenersi “per il poco tempo a disposizione per valutare l’atto”. Irti della Dc ha a sua volta espresso la posizione di astensione “per aumenti e tempi brevi per valutare gli atti”. Stessa posizione per il renziano Zappietro. Voteranno sì i civici di “Una Buona Idea”, convinti che i numeri vadano valutati sulla base della situazione attuale ma con l’impegno di un’azione volta a migliorare il servizio. Per il consigliere Angelo Caci, “il vero atto di coraggio è caricare sul Pef altri quattro milioni di euro”. I dem si schierano con l’amministrazione e con la presa d’atto del Pef.

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