“Di Stefano sa che il Pd c’è”, Cuvato: “Superare rodaggio, partito non ha ancora giusto peso”

 
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Cuvato in aula consiliare insieme agli esponenti dem Alabiso e Orlando

Gela. In una fase tra le più delicate per l’azione amministrativa della giunta Di Stefano, il Pd sta assicurando un pieno sostegno, attivando tutti i canali, regionali e nazionali. E’ accaduto nella vicenda del porto rifugio, facilitando il tavolo in presenza del presidente dell’Autorità della Sicilia occidentale Pasqualino Monti, e adesso nel tentativo di aprire un varco, in Regione, per assicurare un contributo finanziario per la copertura dei debiti pregressi, facilitando il percorso di superamento del dissesto del municipio. I democratici sostengono Di Stefano e lo fanno con il gruppo consiliare più folto in assoluto e con i due assessori, Fava e Di Cristina. “Il Pd c’è, assolutamente – spiega il vicecapogruppo all’assise civica Antonio Cuvato – devo dire che il lavoro svolto fino ad oggi dal nostro gruppo consiliare è enorme. Siamo in prima fila su tanti temi delicati. Voglio ricordare gli sforzi per attenuare la crisi idrica e oggi non abbiamo gli stessi problemi di altre città, anche di questa provincia. Vogliamo chiudere prima possibile sulla pista di atletica a Marchitello e sul Piano del demanio marittimo. Stiamo sviluppando tutto il percorso, insieme al sindaco e agli alleati, per pervenire prima possibile al bilancio stabilmente riequilibrato. Ritengo che il sindaco sia consapevole di avere accanto una forza importante come il Pd, con tutti i riferimenti romani e palermitani”. Cuvato, con alle spalle una lunga militanza nel Movimento cinquestelle, ha deciso di stare nel Pd ed è alla sua prima esperienza all’assise civica, dopo anni di attività nell’associazione “Viviamo Manfria”. E’ consapevole che la dimensione del partito non possa che essere quella progressista. “Il nostro campo è ben delineato – continua – siamo progressisti e ci rivediamo in questa coalizione di governo della città. In giunta, lo sappiamo tutti, ci sono anche partiti e movimenti che alle amministrative non hanno superato la soglia di sbarramento ma che stanno lavorando tranquillamente. E’ chiaro che su temi delicati, il Pd non può mettere veti su un dialogo più ampio. Del resto, in città c’è un parlamentare regionale della maggioranza del governo Schifani, mi riferisco al meloniano Scuvera. E’ normale che il dialogo per arrivare a risultati tangibili non possa mancare. Però, sia chiaro che si tratta di interlocuzioni istituzionali su temi precisi. Per il resto, l’alleanza del sindaco ha i numeri necessari sia in consiglio sia nella giunta, senza l’esigenza di ulteriori supporti”. Cuvato indica priorità che sono amministrative ma anche politiche. Ritiene che il Partito democratico debba avere il ruolo che gli hanno assegnato le urne, portandolo in consiglio con sei rappresentanti.

“L’approccio iniziale della giunta è stato perfetto – precisa – in questi mesi abbiamo tutti lavorato con impegno, insieme al sindaco. Continuiamo a farlo. Da gennaio, penso andremo incontro ad una fase amministrativa differente, più matura. Bisognerà concludere il periodo di rodaggio. Dobbiamo arrivare al bilancio stabilmente riequilibrato e avere un quadro preciso del servizio rifiuti e dei costi. Non dovremo perdere di vista i progetti non ancora concretizzati”. Quella di Cuvato è una disamina che non si astrae dalla politica. “Le istanze del gruppo consiliare del Pd devono avere il peso che meritano – conclude – abbiamo scelto di non rispondere a provocazioni che sono arrivate. L’azione amministrativa deve avere un profilo politico e una blindatura in tal senso. Lavoreremo ancora meglio, nel perimetro della giunta. Non mi riferisco agli assessorati oppure a una corsa per averne di più. Tra le fila del nostro partito, si lavora senza sosta. Siamo entrati in un Comune che ci è stato consegnato in dissesto. Da gennaio in poi, servirà essere concreti e proseguire lungo il percorso in maniera fattiva. A oggi, sulla base del lavoro che stiamo conducendo e di ciò che abbiamo ottenuto a livello di rappresentanza, penso che il Pd non abbia ancora il giusto peso”.

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