Gela. Obiettivi precisi da affidare ai dirigenti del Comune e soprattutto una “pesatura” che non può essere uguale per tutti gli uffici dell’ente. L’amministrazione comunale sta stringendo per chiudere il piano degli obiettivi, entro fine mese. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano è però drastico nelle sua posizione. “Sia chiaro e stiamo lavorando tutti proprio in questo senso – dice – le cose devono cambiare. E’ impossibile che settori dell’ente con un minor carico di lavoro e obiettivi meno complessi da raggiungere, possano avere la stessa pesatura di quelli ad alta concentrazione di attività e con carichi decisamente superiori. Con questo piano che stiamo predisponendo, sicuramente non ci saranno più fraintendimenti. Rilasciare carte di identità o semplici certificati, non può rientrare tra gli obiettivi che a fine anno incidono sulle indennità di risultato che spettano ai dirigenti. Questo è escluso. Obiettivo può essere portare una gara a compimento o chiudere una procedura di finanziamento, ma non certo l’attività ordinaria di un ente. Con l’Organismo indipendente di valutazione stiamo lavorando in questa direzione”. Sarà una delibera di giunta a sancire l’approvazione del piano degli obiettivi. “Stiamo cercando di concludere entro fine mese – aggiunge l’assessore – stabilire gli obiettivi e le pesatura diventa molto importante, anche perché servirà a valutare il lavoro dei dirigenti. Se non si raggiungeranno gli obiettivi prefissati, bisognerà motivarlo e anche l’amministrazione dovrà verificare se, per fare un esempio, non ci siano state tutte le necessarie condizioni per raggiungere il risultato oppure se dietro ci sia malafede. In quest’ultimo caso, si darà incarico al segretario generale e all’Oiv, che dovranno verificare. Per il dirigente potrebbe profilarsi anche il licenziamento o la mancata conferma. Altrimenti, i cittadini farebbero fatica a capire come mai gli obiettivi risultano sempre raggiunti, se poi il territorio sconta mancanze ancora da colmare e, purtroppo, molti disservizi”.
Sembra quindi che la giunta, dopo aver aperto il confronto con la burocrazia dell’ente, voglia comunque predisporre parametri più rigidi, almeno rispetto al passato.