Gela. “Di Stefano continua solo a mistificare la realtà. Si capisce che è già in campagna elettorale”. La forzista Nadia Gnoffo prende ancora una volta le distanze dall’ex “collega” di giunta. Il solco tra civici e azzurri è sempre più profondo, mentre il sindaco Lucio Greco, che ha azzerato la giunta, sta cercando di individuare una soluzione politica praticabile per superare la crisi del governo cittadino. “Un confronto pubblico? Sono pronta a farlo, perché sono abituata a parlare con carte alla mano. Non mi pare che in questi mesi mi sia mai sottratta ai confronti pubblici, anche con gli esponenti del suo movimento. Non ricordo di aver letto smentite rispetto a ciò che ho dichiarato”, spiega rispondendo all’invito arrivato dall’ex vicesindaco. Sono tanti gli insuccessi amministrativi che Di Stefano ha addebitato proprio all’azzurra Gnoffo. “Purtroppo, non sa di cosa parla e dimostra inadeguatezza – dice – l’assessorato che ho guidato non ha mai perso i finanziamenti per i campi estivi. Solo il primo anno si è posta la necessita di restituire le somme ma in quell’occasione la materia non era ancora di competenza dell’assessorato ai servizi sociali. Se ne occupò infatti l’ex assessore Malluzzo, che comunque si prodigò attivando tutte le procedure, solo che i progetti proposti da chi rispose all’avviso non ricalcavano i requisiti previsti”. Anche sulla variazione di bilancio da circa 700 mila euro che la giunta ha dovuto varare d’urgenza Gnoffo esclude criticità. “Di Stefano dimostra probabilmente malafede. Si continua a gettare fango senza avere cognizione di ciò che viene dichiarato. Quelle sono somme che abbiamo ricevuto a fine anno e che devono essere inserite nel nuovo bilancio, che ad oggi non è stato approvato. Attraverso questa richiesta di variazione l’assessorato ai servizi sociali ha cercato di salvare i fondi, per renderli immediatamente utilizzabili e per erogare servizi in favore dei più fragili”, aggiunge. Gnoffo non fa mancare neanche qualche sospetto. “Tutti gli atti che riguardano gli affidamenti dei servizi sociali sono pubblici e consultabili perché pubblicati sul sito internet dell’ente comunale, dove invece non si trova traccia dell’esito dei lavori della commissione presieduta dall’ex vicesindaco per selezionare gli spettacoli che sono stati inseriti nel calendario della scorsa estate gelese. La smetta – dice ancora – di mistificare e gettare fango su atti e procedure, compresa quella del trasporto disabili. Sono state avviate e seguite nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità ed economicità della pubblica amministrazione”. Esclude che le possano essere addebitate colpe rispetto all’attuale situazione del sistema sanitario locale, come invece sostiene il gruppo civico di “Una Buona Idea”. “Non ero assessore a quel ramo già da due anni. Perché Di Stefano non chiede al sindaco che ha tenuto la delega per sé? Adesso, può farlo pubblicamente. Non deve più fingere. Forse, ha dimenticato le mie battaglie anche sulla sanità. In precedenza, non mi ha mai contestato nulla neanche sulla gestione dell’emergenza sanitaria che ci ha visti tutti coinvolti”, dice ancora. La forzista è convinta che sia in atto una strategia politica volta a delegittimare il suo operato, anche per indebolire il ruolo di Forza Italia.
Spiega che ci sono evidenti differenze tra le scelte assunte dal suo partito e il destino politico dei civici che in giunta hanno fatto riferimento a Di Stefano. “Deve recuperare credibilità dopo essere stato costretto ad abbandonare un progetto che noi di Forza Italia abbiamo lasciato, volontariamente, e con motivazioni valide. Il partito non ha mai aperto a nuove trattative con il sindaco. Chi dice una cosa diversa dovrebbe fare i nomi degli eventuali interlocutori. Tutto questo non per fare ancora polemiche ma per chiarezza e per dire esattamente come stanno le cose. La città merita un approccio serio. Di Stefano sta iniziando la sua campagna elettorale con il piede sbagliato – conclude – cambi strategia. Dopo essere stato invitato a dare le dimissioni avrebbe dovuto assumere un comportamento più umile e corretto”.