Di Stefano in cammino per l’alleanza delle provinciali: Mpa valuta e nasce il patto centrista

 
0

Gela. Il sindaco Di Stefano, come abbiamo riferito, si è ufficialmente messo in cammino, con direzione provinciali di fine aprile. La guida della coalizione in divenire, fatta da entità progressiste e civiche, l’ha presa senza neanche troppe asperità. Dem e pentastellati sono con lui, così come una certa area civica, compreso chiaramente il suo gruppo “madre”, “Una Buona Idea”. Ieri, a Mazzarino, ha partecipato al dibattito organizzato da “Mazzarino Lab”, entità di forte opposizione al governo cittadino del sindaco Faraci, che difficoltà politiche ne sta affrontando a iosa. Di Stefano vuole mettere insieme progressisti e civici, facendo evolvere il “modello Gela”, disconosciuto dal centrodestra, in “modello Provincia”. Proprio il centrodestra deve compattarsi e pure oggi l’invito è arrivato dal palco del congresso cittadino di Fratelli d’Italia. Vogliono evitare “gli errori” delle amministrative gelesi dello scorso anno, quando si divisero lasciando di fatto campo libero all’agorà di Di Stefano. Il sindaco, per le provinciali, potrebbe contare pure sui renziani di Italia Viva: sono opposizione in consiglio comunale ma con il centrodestra, soprattutto in questa fase, non c’entrano più nulla e Renzi lo ha spiegato in tutte le salse. Ci sono poi i deluchiani (in città non interessati per coerenza alle provinciali ma negli altri centri pare pronti a supportare Di Stefano) e varie anime civiche oltre ai consiglieri che fanno strada da soli e vanno intercettati, in uno schema dettato dal voto ponderato. Un grosso punto interrogativo sta vicino alla casella dell’Mpa.

I lombardiani, senza esitazioni, alle amministrative hanno scelto Di Stefano, prendendo le distanze dalla compagnia di centrodestra. Domani, una delegazione del partito cittadino sarà a Enna, per tenere a battesimo un patto stretto tra Lombardo, il sindaco di Palermo Lagalla e l’ex presidente Ars Micciche’. È un passo atteso da mesi e che dovrebbe lasciare orme nella dimensione di centro. Cosa faranno gli autonomisti alle provinciali sembra ancora prematuro ipotizzarlo. Se dovesse prevalere la linea della piena autodeterminazione nei territori, allora potrebbero convergere nuovamente su Di Stefano. In caso contrario, ci sarà da attendere il pronunciamento delle segreterie regionali dei partiti di centrodestra. I lombardiani, a oggi, si sono sempre districati con buona agilità politica, tra il sostegno al governo cittadino di Di Stefano (con Pd e M5s su tutti) e l’appartenenza alla giunta regionale di centrodestra del presidente Schifani.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here