Di Paola lancia Di Stefano per le provinciali, “interpreterà una visione comune”: “È lui che guida”

 
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Il sindaco Di Stefano e il vicepresidente Ars Di Paola

Gela. Crede con convinzione al fatto che il “modello Gela”, che ha portato alla vittoria delle amministrative dello scorso anno in città, possa trovare il giusto terreno anche per le provinciali di secondo livello. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, già per la candidatura a sindaco, e oggi per quella a presidente della Provincia, punta forte sul primo cittadino civico Terenziano Di Stefano. Conferma che in settimana potrebbe arrivare l’ufficialità della corsa di Di Stefano alla guida della Provincia, con la competizione di secondo livello. “Stiamo lavorando a un progetto certamente differente rispetto a quello del centrodestra, impegnato invece in una lotta tra bande e che guarda al presidente Schifani come se fosse già il passato – dice – vogliamo costruire nei territori cambiando tutto quello che non va, partendo dagli interessi e dai bisogni dei cittadini che ci vivono. Penso che il sindaco Di Stefano possa interpretare al meglio questa nostra prospettiva”. I punti di partenza sono “la lealtà” e i “bisogni dei cittadini e dei territori”, per un “modello Sicilia” che dalle provinciali potrebbe condurre fino alle regionali del 2027. Tenere testa al centrodestra, a Palermo e sul territorio, soprattutto se compatto, non sarà per nulla facile. In giornata, il parlamentare regionale M5s, i consiglieri comunali del partito e i riferimenti istituzionali e territoriali, hanno avuto modo di rapportarsi con il neo assessore Romina Morselli, in giunta proprio in quota pentastellata. Era un incontro atteso da qualche tempo e che per impegni istituzionali non si era ancora tenuto. La linea programmatica è al centro di una disamina ampia, che si ricollega agli obiettivi dell’amministrazione Di Stefano e del Movimento cinquestelle. Morselli ha ottenuto deleghe di spessore, dai finanziamenti all’attuazione del protocollo di intesa con Eni e fino al turismo e agli eventi. Il suo ingresso in giunta ha sancito e confermato l’intesa elettorale. C’è l’intenzione di coordinarsi con costanza, proprio sui punti da attuare.

Il progetto al quale pensa Di Paola è chiaramente strutturato non solo sulle misure progressiste ma anche su note utili a convincere un’area civica che può essere importante già negli equilibri ponderati delle prossime provinciali. Il vicepresidente Ars, così come il sindaco Di Stefano, ne è certo. Il coordinatore regionale M5s ribadisce che con il sindaco “c’è una visione comune”. La progettualità e la programmazione sono a medio e lungo termine. “È un progetto al quale lavoriamo almeno da due anni – aggiunge – siamo arrivati alla vittoria delle amministrative ma non dimentichiamo che questa amministrazione, in piena emergenza e con il dissesto finanziario, sta portando avanti i progetti. I cantieri sono in corso e il bilancio è in itinere. Sarà fondamentale per le assunzioni e per i concorsi, che vanno espletati visto che la macchina amministrativa del municipio risente di enormi carenze numeriche. La visone è comune ma è il sindaco che la guida. Noi siamo a suo sostegno”. Non va allo scontro con chi ritiene che “il modello Gela non esiste”. L’ha detto il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, che Di Paola ha sentito più volte negli ultimi mesi. “Il 2025 sarà un anno di scelte – conclude – il nostro progetto parte dalla lealtà e dai bisogni dei territori. Se il sindaco Conti ritiene che la lealtà potrà trovarla in un progetto di centrodestra, utile per i bisogni della sua comunità, gli faccio i miei migliori auguri. Le scelte vanno sempre rispettate”.

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