Gela. La situazione dei contagi in città continua ad essere “preoccupante”. Una valutazione che arriva dal deputato regionale grillino Nuccio Di Paola, che oggi ha partecipato ad una riunione, in remoto, convocata su richiesta del comitato “Sos Vittorio Emanuele”, che da alcuni mesi denuncia disservizi e carenze nel nosocomio di Caposoprano. “Onestamente – spiega Di Paola – ho sollevato diverse perplessità sulla decisione di avviare uno screening a tappeto su alunni e personale scolastico. Sono stati effettuati tamponi dal 14 gennaio al 17 gennaio e da oggi se ne prevedono altri. Le scuole, anche in città, sono ormai chiuse da prima delle festività natalizie e non mi pare che ci sia una data precisa per la ripresa delle attività. Escludo che il numero ancora elevato di contagi possa legarsi alle scuole. Probabilmente, sarebbe stato più corretto effettuare i test sui genitori. I problemi sono tanti ma si deve fare un costante aggiornamento, anche con tavoli come quelli di questa mattina, seppur da remoto. C’è stato un confronto con dirigenti, primari e manager Asp. Entro fine gennaio, dovrebbe essere rafforzato il pronto soccorso infettivo logico e per la terapia intensiva, già finanziata da Eni, il management Asp ha spiegato che si cercherà di partire da fine febbraio. Anche i due Covid hotel che si intende attivare in città devono partire prima possibile e nel pieno rispetto di tutti i protocolli. I numeri sono ancora allarmanti”. Alla riunione, hanno preso parte il sindaco Lucio Greco, i manager Asp, parlamentari regionali e nazionali (Ketty Damante, Giuseppe Arancio, Pietro Lorefice e Dedalo Pignatone), componenti della commissione consiliare sanità (il presidente Rosario Trainito e Sandra Bennici). “Purtroppo – dice invece il consigliere comunale grillino Virginia Farruggia – questa campagna di screening nelle scuole non servirà a molto né ci sarà grande partecipazione. Tante mamme non porteranno i figli a sottoporsi al tampone, anche perché non vanno a scuola ormai da prima delle festività natalizie. Non c’è una data di ripresa delle attività. Nonostante le scuole chiuse, i dati del contagio aumentano ancora. Il sindaco dovrebbe prendere atto che ben due ordinanze da lui firmate non sono servite a molto, nonostante le restrizioni imposte. Le scuole sono chiuse da settimane, mentre il mercato è stato fermato solo quando i contagi impennavano nuovamente”.
Nelle ultime ore, sempre tra le fila dei cinquestelle, il deputato all’Ars Ketty Damante ha denunciato che uno di siti scelto per i tamponi drive-in, l’ex terminal bus di Brucazzi, presenta ancora un tetto in amianto, con tutte le conseguenze del caso, visto che centinaia di utenti sono stati sottoposti a tampone nella struttura. “Ciò vuol dire che si opera in un’area non in sicurezza, perché dalle evidenti rotture dei pannelli dove il materiale è friabile si consente la dispersione in aria delle fibre che sono cancerogene se inalate. Ogni giorno, da mesi – scrive Damante sul suo profilo facebook – la stessa area è transitata da numerosi cittadini in auto, che comunque sostano lì in attesa del tampone e ogni giorno gli operatori sanitari stanno lì sotto e mettono a rischio la loro salute, perché lì devono lavorare”.