"Centrodestra ha voluto l'astensione al referendum", Di Dio: "Si riparta da questi temi con coalizione larga"

Gela.  Tra i pro-referendum, che sicuramente non esultano, ci sono i dem che, come le altre forze schierate per il sì ai cinque quesiti, prendono atto del mancato raggiungimento del quorum. Il dirigente provinciale del Pd Francesco Di Dio, vicesegretario del partito cittadino, ritiene che si debba ripartire da chi a votare c'è stato. “La partecipazione al voto referendario ferma a poco più del trenta per cento è un fatto negativo per la democrazia. Il centrodestra – dice - ha voluto politicizzare il voto dando indicazioni per l'astensione, contribuendo fortemente al mancato raggiungimento del quorum. Il dato dell'affluenza non fa vincere o perdere nessuno. Semmai va rilevato che i quattordici milioni di elettori che sono andati al voto, sono più degli elettori che alle politiche hanno votato per il centrodestra che governa il paese con il premier Giorgia Meloni”. Di Dio non può che richiamare all'unità sui temi. “I temi trattati con i cinque quesiti referendari devono essere parte attiva nel programma che farà la coalizione larga, inclusiva, con forze progressiste, riformiste e civiche, che dovrà essere messa in campo – aggiunge - con un programma credibile e fattibile per battere un centrodestra sovranista, inadeguato e dannoso per l'Italia”. In queste ore di disamina del voto, lo stesso Di Dio ha commentato, sui social, la scelta fatta dal Movimento cinquestelle a Matera, dove al ballottaggio ha prevalso il candidato di centrodestra. L'invito è abbastanza chiaro, rivolto ai pentastellati. “A Matera il mancato sostegno dei cinquestelle al candidato del centrosinistra ha determinato l'elezione a sindaco del candidato del centrodestra. Conte deve far sì che i cinquestelle siano organici al centrosinistra, altrimenti diventa alleato del centrodestra”, ha scritto.