Gela. Un tavolo aperto a tutta la maggioranza non è stato ancora fissato, almeno ufficialmente, anche se in questi giorni il sindaco Lucio Greco ha avuto incontri e colloqui con diversi alleati, a partire dai civici. L’avvocato sta sondando il campo, in vista di scelte che inevitabilmente toccheranno la giunta, che va completata dopo l’uscita dei renziani di Italia Viva. Scelte non ne sono state ancora fatte e il sindaco cercherà di arrivare a decisioni condivise. Non è da escludere che possa mantenere ancora per qualche tempo la delega più pesante, rimasta libera, quella all’ambiente (che tocca il servizio rifiuti). Se Greco valuta il da farsi, senza mai dimenticare che la strategia potrà risentire di opzioni anche elettorali, i suoi alleati non intendono assistere passivamente. In questa fase, con tanti atti finanziari che devono arrivare in consiglio comunale, i pro-Greco dovrebbero mirare a mettere insieme numeri consistenti. Sul piano economico finanziario e sulle tariffe Tari, la scorsa settimana sono andati in evidente affanno. I numeri non c’erano. “Non so di riunioni e non ho ricevuto nessuna convocazione ufficiale – dice l’indipendente Luigi Di Dio – le scelte del sindaco? Un allargamento ad altre forze politiche, che consolidino i numeri in consiglio comunale, posso comprenderlo. Non sosterrò invece decisioni che vadano a rafforzare chi è già in giunta. Nel caso di un secondo assessorato a Forza Italia o ad altri gruppi, già rappresentati, tutto verrà messo in discussione e il mio appoggio all’amministrazione comunale non potrà ritenersi per nulla scontato”. Di Dio, dopo aver lasciato Forza Italia, della quale era capogruppo all’assise civica, ha iniziato un percorso da indipendente, anche se sempre con il sostegno degli esponenti che l’hanno accompagnato nel cammino elettorale di tre anni fa. Non ha mai fatto mancare il proprio contributo alla causa dei pro-Greco e anche il suo voto diventa decisivo in un’assise civica, che oggi fa registrare soglie al limite per la maggioranza.
“Sono valutazioni che andranno fatte così come quelle sul bilancio – aggiunge – non sono per nulla d’accordo sull’eventualità di rafforzare le posizioni politiche di alcuni. Allo stato, sono l’unico consigliere di maggioranza che non ha una rappresentanza nel governo della città”. Un allargamento a forze che attualmente non sono tra le fila dei pro-Greco è una delle carte messe sul tavolo ma non è l’unica. Di Dio, però, pare piuttosto risoluto e qualora il sindaco optasse per un bis, scegliendo un assessore degli stessi colori politici di chi è già in giunta, allora il suo sostegno sarebbe fuori discussione, con un’ulteriore casella persa nel puzzle di maggioranza.