"Di Cristina e Pd riconoscono valore civici", Licata: "Contano i risultati e non i posti"
I civici e i progressisti del “modello Gela”, in una fase di necessarie tappe amministrative, appaiono percorrere un solco comune e le prove di tenuta non mancheranno di certo, anche prima delle elezioni regionali

Gela. Un rapporto politico e amministrativo alla pari, tra la componente dei partiti e quella civica. Il tentativo di equilibrare i pezzi è partito lo scorso anno, con l'esordio del “modello Gela”, rivelatosi favorevole in termini di risultati elettorali. Dopo dodici mesi, la coalizione del sindaco Di Stefano, nonostante qualche momento di difficoltà interna, sta cercando di consolidare questa uniformità tra le sigle ufficiali e quelle fuori dal contesto strettamente partitico. L'assessore Peppe Di Cristina, negli scorsi giorni, ha spiegato che il Pd, secondo la sua visione, deve concentrare l'attenzione sui civici. L'assessore, attuale componente della direzione nazionale dem e della segreteria regionale, un anno fa sembrava più scettico ma gradualmente la rotta pare cambiata. “Fa piacere che un esponente importante del Pd ritenga che l'azione dei civici meriti di essere valutata con favore – dice il segretario di “Una Buona Idea” Rino Licata – per noi, non c'è mai stata alcuna contrapposizione rispetto ai partiti, anzi. E' un completarsi in maniera reciproca e l'attività amministrativa inizia a darci ragione. Non bisogna dimenticare che il merito va anzitutto al sindaco Di Stefano, che riesce a guidarci. Si sta dimostrando un ottimo allenatore per una squadra che è unita, in tutte le sue componenti. Abbiamo una città in evoluzione, con tanti cantieri avviati che la cambieranno in modo profondo”. C'è chi attende al varco quelli del “modello Gela”, magari nell'imminenza delle elezioni regionali. Per ora, Licata non pare affatto preoccupato. “Fa bene il sindaco a dare priorità agli aspetti amministrativi – dice inoltre – il bilancio stabilmente riequilibrato è fondamentale. Con l'approvazione, si aprirebbero spazi per nuove assunzioni in un ente che è ridotto al minimo. Sono covinto che non debba mai essere una questione di posti ma di risultati da consegnare alla città”. Infine, il segretario civico non rinnega per nulla l'evolversi del progetto civico, in chiave territoriale. Di recente, è stato ufficializato “Territorio comune”, che mette insieme diverse entità provinciali. “Non è per nulla una competizione da aprire con i partiti – precisa – si tratta invece di un'evoluzione naturale del nostro progetto che può completare il quadro, nel quale è essenziale la presenza dei partiti”. I civici e i progressisti del “modello Gela”, in una fase di necessarie tappe amministrative, appaiono percorrere un solco comune e le prove di tenuta non mancheranno di certo, anche prima delle elezioni regionali.
In foto, Licata insieme al sindaco Di Stefano e al dirigente civico Scicolone