Gela. “Isolati dal resto del gruppo consiliare del Pd? Non credo proprio. Io e il consigliere Giuseppe Ventura attendiamo solo che si faccia chiarezza rispetto a quanto sta accadendo”. “Il metodo di scelta non ci piace…”. Antonino Biundo spinge affinché si celebri prima possibile un’assemblea generale del partito, destinata a porre le basi del Pd dopo la paventata “pace”. Il consigliere comunale democratico, negli scorsi mesi, ha preso le distanze sia dalla scelta di Vincenzo Cirignotta come capogruppo sia dall’elezione a segretario cittadino di Peppe Di Cristina. “Personalmente – continua – non ho nulla contro Cirignotta o Di Cristina. Insieme a Giuseppe Ventura, abbiamo sempre contestato il metodo utilizzato per la loro scelta. Un capogruppo non può essere individuato senza coinvolgere tutti i consiglieri del partito. Spero solo che, alla fine, si raggiunga un equilibrio, partendo dal rispetto per tutte le parti”.
“Perchè dire no a nuovi ingressi?”. Insomma, i due consiglieri comunali “dissidenti” attendono buone nuove dalla segreteria cittadina del partito. “Può capitare – conclude Biundo – di non trovarsi d’accordo su alcuni atti. Non capisco, però, come faccia un partito che mira al governo della città a chiudere le porte in faccia al consigliere Cristian Malluzzo che, da mesi, attende di poter entrare a far parte del nostro gruppo. Questo, ovviamente, vale per altri eventuali nuovi ingressi. In base a quali parametri si decide? La linea del Partito Democratico deve essere unica e non può cambiare in base alle circostanze. Ci siamo schierati a favore del passaggio all’area metropolitana di Catania e, solo per fare un esempio, questa scelta non può essere barattata. In caso contrario, chi lo capirebbe?”.